CALUSO - Il tribunale di Ivrea, presieduto dal giudice Stefania Cugge, ha condannato a 5 anni per violenza sessuale su una giovane allieva l’ex tenore del coro del teatro Regio di Torino, Mauro Ginestrone. Gli abusi, secondo quando ricostruito dalla pm, Elena Parato, sarebbero iniziati nel 2003, quando la vittima aveva appena 13 anni. Un vero e proprio incubo per la ragazzina durato per ben 11 anni, fino al 2014. Alcuni dei fatti denunciati sono, però, già andati in prescrizione.
L’uomo, che oggi ha 66 anni, è molto conosciuto in Canavese. E’ stato, infatti, il fondatore dell'associazione Musaiko, che ha operato a Caluso nella prima decade degli anni 2000. Il sodalizio, che proponeva eventi e iniziative culturali e artistiche rivolte soprattutto a giovani e adolescenti, è stato attivo anche a San Giusto, Mazzè, Foglizzo e Cuceglio.
La vittima degli abusi, che è originaria di San Giusto Canavese e che oggi ha 33 anni, ha denunciato l’ex maestro di canto nel 2018. Da quanto emerso in tribunale, ha conosciuto Mauro Ginestrone, quando frequentava la quinta elementare. Era il suo insegnante a scuola. Fu lui a proporre, due anni più tardi, alla madre della ragazzina sangiustese di iscriverla a un corso di teatro individuale con lui. Lì, nel suo studio, dove si tenevano settimanalmente le lezioni, sono iniziate le violenze. Abusi che sarebbero incominciati, la prima volta, con la richiesta di scambiarsi la gomma da masticare con la bocca. La 33enne, che soffre di anoressia, è stata ricoverata in ospedale in psichiatria e in passato ha tentato atti di autolesionismo. Avrebbe deciso di denunciate l’ex tenore, ha spiegato la sua legale, Giuseppina Paragano, quando ha saputo che stava organizzando un nuovo coro di voci bianche.