CANAVESE - Un investimento che, inizialmente, sembra un buon affare. L’illusione dei primi guadagni e poi l’amara scoperta di essere stati vittima di un atroce raggiro. I risparmi, propri o quelli faticosamente guadagnati dai genitori, che evaporano. L’ansia che cresce mentre ci si rende conto di essere stati truffati e la consapevolezza di aver perso tutto ritrovandosi indebitati e in enorme difficoltà. E’ la delicata vicenda capitata a un 61enne residente in un piccolo Comune del rivarolese.
E’ un grido d’aiuto, ma anche un invito a non fidarsi e a fare grande attenzione quando ci si avvicina a queste nuove frontiere del trading su internet, quello che arriva dal canavesano: «Quello che mi è capitato nell’ultimo anno mi ha distrutto la vita. Tutto parte ad ottobre del 2023. Inizio ad investire una piccola somma, qualche migliaio di euro, in cripto valute, attraverso una piattaforma on-line. Il riscontro iniziale è positivo. Vedo che può funzionare e mi lascio convincere a investire cifre molto maggiori. Alla fine saranno quasi 400mila euro. Tutto questo dura fino a marzo di quest’anno, quando la piattaforma, che gestiva il meccanismo, inizia ad impedirmi di prelevare per poi scomparire completamente con tutto il capitale da me investito. L’ultima volta i miei soldi si trovavano presso una banca in Lituania, dopo se ne sono perse le tracce».
E’ l’inizio di un incubo ad occhi aperti per l’uomo: «Ho fatto, bonifici alla mano, regolare denuncia ai carabinieri di Cuorgnè e ho nominato anche un avvocato di fiducia, ma la mia situazione è davvero difficile. Quei soldi erano tutti i risparmi messi da parte da mio padre e mia madre, più i miei. Vivo solo, non ho familiari e non ho un lavoro. Avevo una moto, un’automobile e un capitale da parte. Ora non ho più niente. Non posso pagare le bollette della luce e nemmeno le spese condominiali. Vivo in uno stato di indigenza totale, perché essendo il mio Isee fino all’anno scorso molto alto non ho diritto neanche a dei sussidi. Per fortuna, ho qualche amico che mi aiuta facendomi un pochino di spesa e ricevo un po’ di cibo da un’associazione impegnata nel sociale ogni 2/3 settimane. Ho contattato un’agenzia straniera che è specializzata nel recupero dei soldi di chi è stato vittima di truffe on-line, ma non so come andrà a finire. Ho bisogno d’aiuto. Non mi vergogno a chiederlo. Non ho fatto del male a nessuno, sono stato solo ingenuo a non capire subito in cosa mi ero cacciato».