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CANAVESE - Domenica 3 marzo 2024, i tecnici del soccorso alpino, con il supporto dei vigili del fuoco, sono intervenuti nel Vallone di Sea, Comune di Groscavallo, per recuperare due escursionisti bloccati dalla fitta nevicata in corso dopo aver pernottato in una baita a quota 1500 metri. Il Soccorso Alpino e Speleologico Piemonte ha deciso di condividere qualche considerazione buona per tutti gli appassionati di montagna (e non solo).

«I due malcapitati hanno compiuto un'imprudenza e lo hanno riconosciuto. Per quanto ci riguarda, hanno imparato la lezione e non commetteranno più certi errori di valutazione. Evitiamo di metterli alla gogna, siamo tutti fallibili - spiegano dal soccorso alpino - noi soccorriamo tutte le persone che hanno bisogno del nostro intervento in qualsiasi ambiente della montagna. Gli illesi, gli infortunati e purtroppo anche i deceduti; chi era attrezzato correttamente ma è stato sfortunato e chi si è comportato in maniera incosciente e, comunque, è stato un po' sfortunato ugualmente. Siamo soccorritori perché anche noi possiamo trovarci in difficoltà e impariamo a metterci nei panni di coloro che aiutiamo».

Ma attenzione: «Non siamo degli eroi. Il primo criterio da considerare prima di partire per un intervento è sempre l'incolumità dei soccorritori. Così si è fatto domenica quando la squadra ha valutato attentamente le condizioni di sicurezza prima di avviarsi verso i due escursionisti bloccati. Certo, quella era una giornata da trascorrere in famiglia o con gli amici a mangiare polenta, ma non ci teniamo certo in allenamento e non partecipiamo a ore e ore di esercitazioni e formazione per passare la domenica al calduccio. Durante il recupero si sentivano cadere diverse valanghe, una di esse è passata in prossimità della squadra che batteva la traccia. Non è facile capire che si tratta del cosiddetto rischio calcolato, ma in effetti è il risultato di valutazioni fondate sull'esperienza e sulla conoscenza del territorio».

Lo stesso soccorso alpino, in vista delle nevicate e del rischio valanghe, tra l'altro ancora molto marcato sulle montagne del Canavese, aveva invitato nei giorni precedenti alla massima prudenza, proprio per evitare guai. Consiglio che va diffuso ulteriormente in queste ore come conferma l'allerta di Arpa Piemonte perchè con la neve fresca è probabile l'innesco di altre valanghe. Sulla base della situazione attuale di stabilità della neve, infatti, il bollettino valanghe per la giornata di oggi prevede un grado di pericolo 4-Elevato in quota oltre i 1900 metri dalle Alpi Marittime alle Alpi Lepontine e 3-Marcato sulle altre zone.