CANAVESE - «Migliaia di chiamate al 118, ancora in aumento in questi giorni, centinaia di pazienti che si riversano nei pronto soccorso superando ogni limite di capienza, di strumenti a disposizione e di condizioni di lavoro e dove si moltiplicano le ore di attesa e le giornate di boarding, anche fino a 9 giorni. Ci spaventa l’indifferenza della politica, chiamata a dare risposte, senza le quali la rassegnazione e la demotivazione sta prendendo il sopravvento con le conseguenze che questo comporterà per tutti».
Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, lancia l'allarme in tutto il Piemonte in merito ai reparti di pronto soccorso presi d'assalto in questi primi giorni del 2024. «Importanti criticità si sono registrate anche nei pronto soccorso dell'Asl To4», fa sapere Giuseppe Summa per il Nursind Torino.
«Basta farsi un giro per capire che è umanamente impossibile seguire e garantire le cure e l’assistenza necessaria a tutti quei pazienti ed è oltretutto da irresponsabili pretendere che si lavori in queste condizioni. Siamo oltretutto stanchi di sentire dire che è un problema nazionale e che le responsabilità sono di chi ci ha preceduto come se non ci fosse nulla da poter fare. I motivi sono noti - dice Francesco Coppolella del NurSind Piemonte - chiediamo alla Regione di attivarsi per dare risposte strutturali affinché non continui e non si ripeta con maggiore gravità ciò a cui stiamo assistendo. Non serve sperare che passi il momento per poi continuare a fare finta che il problema non esiste. Stiamo trasformando un vero stato di emergenza in qualcosa di ordinario. Una follia. In assenza di risposte e davanti all’indifferenza non mancheranno azioni da parte nostra».