IVREA - Questa mattina in sala Santa Marta a Ivrea, Arma dei carabinieri, procura eporediese, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist Ivrea hanno presentato l'avvio del progetto «Mobile Angel», di cui vi parliamo nell'articolo dedicato (link sotto). L'occasione dell'otto marzo è stata propizia per fare il punto della situazione su un tema troppo spesso sottovalutato: quello delle violenze di genere. Che comprendono anche i maltrattamenti in famiglia e lo stalking. La situazione in Canavese è per certi versi tremenda: in procura a Ivrea arrivano fino a dieci segnalazioni al giorno per reati di questo tipo. 

Numeri confermati dal generale Claudio Lunardo, comandante provinciale dei carabinieri: «Quello della violenza di genere è un fronte di guerra: ogni giorno c'è almeno una denuncia. Nel 2022 abbiamo ricevuto, a livello di comando provinciale, oltre 2000 telefonate al 112 per maltrattamenti, stalking e molestie. Ed è solo la punta dell'iceberg perchè, secondo recenti studi, il 63% delle donne che subiscono violenza non ne parla con nessuno, nemmeno con amici e parenti». 

Dello stesso avviso Gabriella Viglione, a capo della procura di Ivrea: «Stiamo parlando di un fenomeno diffuso e dilagante. L'iniziativa "Mobile Angel" è importante non solo per il fatto materiale, un ulteriore strumento di aiuto e tutela alle donne che vivono una situazione di pericolo, ma anche sotto il profilo simbolico per affrontare questo fenomeno. Una procura come Ivrea con dieci magistrati in organico ne ha sei che si occupano solo di questa materia: tutti i giorni assegniamo procedimenti di questo tipo a fronte di molteplici segnalazioni giornaliere». 

Le donne che decidono di denunciare, come ha confermato la procuratrice, sono solo una minima parte: «C'è chi denuncia dopo venti o trent'anni di violenze perché è diventato ricorrente sopportare e non segnalare agli organi competenti. Si tratta di un fenomeno che ha un'evidenza importante e ha avuto un'impennata nell'ultimo decennio. Basti pensare che anche gli omicidi, nella maggior parte dei casi, sono dati dalla violenza di genere». L'esplosione di questi casi denota però un cambiamento di rotta: «Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, se è vero che i casi sono tanti, è altrettanto vero che questo crescere del fenomeno denota molta più sensibilità al tema».