CANDIA-MAZZE’ - Pranzano in un elegante ristorante in riva al lago per festeggiare la prima comunione di un familiare, ma quando arriva il conto si rifiutano di pagare e se ne vanno in polemica senza aprire il portafoglio. Toccherà ora al tribunale di Ivrea pronunciarsi sulla vicenda avvenuta a fine maggio 2021, al ristorante «La Caletta» a Mazzè, che si affaccia sul lago di Candia.
Una querelle a colpi di carte bollate nata dopo la denuncia per insolvenza fraudolenta nei confronti di un 57enne di Gassino, che aveva prenotato il pranzo per una dozzina di persone, presentata dai titolari del locale ai carabinieri di Caluso. I commensali, dal canto loro, sostengono che avrebbero voluto pagare, ma di meno di quanto chiesto. Questo perché si ritenevano delusi dal menù alla carta e insoddisfatti del trattamento ricevuto.
Il pubblico ministero, Daniele Piergianni, ha presentato richiesta di archiviazione, sostenendo che la diatriba tra le parti si debba risolvere in sede civile e non penale. Una decisione che non ha convinto il legale del ristoratore, l'avvocato Lorenzo Bianco, che si è opposto, rimettendo, quindi, la «patata bollente» nelle mani della gip Valeria Rey.