CASELLE - Due uccelli finiti nel motore avrebbero provocato l'incidente di sabato sulla pista dell'aeroporto di Caselle che ha visto precipitare una Freccia Tricolore. Incidente che, purtroppo, è costato la vita ad una bambina di appena cinque anni di San Francesco al Campo. La conferma, anche se ovviamente bisognerà attendere le indagini della procura di Ivrea, è arrivata ieri sera dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato in diretta dal Tg1. Anche l'aeronautica ha avviato un'indagine interna.
«C'è un'inchesta in corso per cui bisogna aspettare. Quello per il quale, da ministro, sono stato informato, e che dovrebbe essere la cosa più verosimile, è che si è trattato di due volatili che sono entrati nel motore e il motore ha preso fuoco. A quel punto, in fase di decollo, è impossibile tenere un aereo. Il pilota ha fatto tutto il possibile, tutto quello che poteva fare, e purtroppo non è bastato». Benchè si tratti, al momento, di un'ipotesi, secondo il ministro sarebbe quella più credibile per dare una spiegazione a quello che è successo.
A Caselle, secondo l'ultima relazione annuale dell'Enac, l'ente per l'aviazione civile, sono state adottate pratiche specifiche e sistemi di dissuasione contro la presenza di uccelli potenzialmente pericolosi nell'area aeroportuale. Dall'utilizzo di auto con sirena bitonale alla presenza di più di una ventina di falchi e altri volatili addestrati e stabili nell'aeroporto, impiegati proprio per allontanare gli uccelli molesti.