CASTELLAMONTE - Il dolore del distacco, quando si perde una persona cara, segue le leggi non scritte del cuore. Nel cuore delle centinaia di amici e conoscenti che hanno atteso, con gli occhi lucidi, questo sabato pomeriggio, 15 aprile 2023, l’arrivo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Castellamonte del feretro di Emanuele Nigra Gattinotta, ci sarà sempre un posto speciale per il 25enne che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale la domenica di Pasqua, lungo la provinciale Agliè-Bairo.
«Ci sono volte nelle quali vorrei trovarmi altrove – ha detto l’arciprete don Angelo Bianchi nella sua toccante omelia – Invece, sono qui davanti a tanto dolore e sofferenza per la perdita di un ragazzo che portava, come tutti i giovani, con sé tanti sogni, progetti e voglia di vivere. La vita ci priva di una persona generosa e cara a molti. Cosa dire se non lasciare parlare le parole della fede. Non voglio, e nemmeno pretendo, che oggi il padre, la madre e la ragazza di Emanuele le ascoltino. Spero che la voce del Signore sedimenti dentro di loro, facendo capire che il loro figlio tornato al cielo perché al cielo piaceva. Soffriamo, ma dobbiamo sapere che lo affidiamo a Dio, che si prenderà cura di lui. Farà in modo che senta per sempre il nostro affetto e amore, perché l’amore di un genitore dura per sempre. Emanuele si trova da un’altra parte. Il cielo lo ha chiamato e abbracciato. Ma chi crede nel Signore non morirà in eterno. Emanuele non è morto ma solo passato in una nuova vita. Eterna. Al padre e alla madre di questo giovane dico: non lasciate cadere le vostre lacrime per terra. Diventerebbero solo fango. Innalzatele e mettetele nelle mani di Dio che le plasmerà facendole diventare stelle. So che è difficile, ma quando uscirete di casa, guardate il cielo stellato: la più luminosa sarà Emanuele che vi guiderà da lassù».
Dopo la funzione religiosa, si è proseguito in corteo verso il cimitero della città della ceramica dove Emanuele riposerà. Il 25enne lascia il papà Alessandro, la mamma Stefania con Mauro, i nonni Enedina e Pino, la fidanzata Debora, il padrino e la madrina, Massimo e Dolores, e i cugini Veronica e Yannick.