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CASTELLAMONTE - Ci sono due castellamontesi, uno di 33 anni e l'altro di 55, finiti nei guai con la giustizia per una violenta aggressione in un appartamento di lusso della collina torinese. Entrambi sono stati arrestati dalla squadra mobile della polizia di Torino. Al secondo, che avrebbe avuto una parte marginale nella vicenda, sono stati concessi i domiciliari. L'episodio è dello scorso mese di ottobre, in un complesso residenziale vicino alla Gran Madre, zona nobile di Torino. Vittima una 61enne che venne aggredita a scopo di rapina da tre persone. La legarono all'interno dell'abitazione ma non riuscirono a farsi aprire la cassaforte perché la donna svenne. 

Poco dopo, a seguito della chiamata del custode, arrivò la polizia che arrestò in flagranza uno dei malviventi. Ora, dopo mesi di indagini, la polizia è riuscita a smantellare tutta la banda e a identificare anche il basista, un artigiano 55enne canavesano che, qualche anno fa, aveva effettuato dei lavori di sostituzione infissi nell'elegante casa dei due professionisti, in via Bonsignore. Secondo la polizia sarebbe stato lui a segnalare la casa all'amico 33enne, anche lui di Castellamonte, già noto alle forze dell'ordine per furti e rapine. Gli altri due membri della banda sono un 48enne torinese, anche lui con precedenti penali, e un pregiudicato albanese di 34 anni che è ancora latitante. 

Alcuni giorni fa la procura di Torino ha emesso le misure di custodia cautelare. Durante le perquisizioni nelle case dei componenti della banda gli agenti hanno trovato materiali e indizi che potrebbero dimostrare il coinvolgimento del malviventi in furti e rapine avvenuti in altre ville.