CASTELLAMONTE - «A chi per un secolo ha vissuto la storia e ha fatto la storia e con la sua di storia ha testimoniato la vita». Sono le parole di una bellissima poesia che era stata dedicata l'anno scorso, durante i festeggiamenti in frazione Campo Canavese per i 100 anni di età, a Giovanni Frasca Pozzo. Lo stima e ben voluto castellamontese si è spento ieri nella sua casa all'età di 101 anni, circondato dall'affetto dei suoi familiari.
Giovanni Frasca Pozzo lascia i figli Claudio e Luciana, le nipoti Stefania e Michela con gli adorati pronipoti Davide e Graziella. Appassionato lettore di libri di storia e del gioco delle carte, Giovanni Frasca Pozzo è nato il 9 giugno 1923 e ha sempre vissuto e lavorato a Campo Canavese: una rarità che ha fatto di «Giuanin», come era chiamato in paese dagli amici, un punto di riferimento per l'intera comunità locale.
Con lui il nostro territorio perde un uomo d’altri tempi, che ha affrontato con coraggio l’orrore della guerra e ha sempre seguito e insegnato ai propri cari i valori importanti del lavoro e della famiglia. Alpino della 39esima compagnia e poi della compagnia Comando di Ivrea, Giovanni Frasca Pozzo ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale ed è stato con le Penne Nere in Albania oltre ad aver fatto parte della «Divisione Italiana Partigiana Garibaldi», che ha dato un contributo importante nella lotta di liberazione dei popoli e della nazione jugoslava dal fascismo. Il benvoluto abitante di Campo a gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, era stato insignito, don decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Medaglia d’Onore, concessa a tutti i cittadini italiani - civili e militari e, ove deceduti, ai loro familiari - che dopo l'8 settembre 1943 furono catturati, deportati e detenuti dai tedeschi e non accettarono l'adesione alla R.S.I. o alle formazioni delle S.S..