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CASTELLAMONTE - Il compagno della madre abusa di lei. E’ una storia agghiacciante quella che arriva dal tribunale di Ivrea, dove, ieri, giovedì 28 settembre 2023, si è aperto il processo per un 56enne canavesano. Vittima dell’uomo, secondo gli inquirenti, una ragazzina di soli 15 anni, un’età nel pieno dell’innocenza quando è naturale pensare che quella figura più grande possa essere lì per sostenerti. Non è così, invece. Le accuse nei confronti dell’uomo sono pesanti e vanno dalla violenza sessuale aggravata alla cessione di sostanze stupefacenti a minorenne e maltrattamenti. 

Gli episodi contestati si sarebbero verificati in un contesto domestico. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’imputato, difeso dagli avvocati Alessandro Nicola e Marta Barolat del foro di Ivrea, un pomeriggio avrebbe fatto fumare della cannabis alla 15enne e approfittando dello stordimento della giovane avrebbe iniziato a palpeggiarle il seno. Si tratterebbe dell’inizio di un vero e proprio incubo. «La trattava con disprezzo dicendole che nella vita "non avrebbe combinato mai nulla" e altre frasi umilianti» si legge nei verbali del processo. I maltrattamenti nei confronti della figlia della compagna si sarebbero protratti dal 2006 fino al 2015 quando, dopo l’ennesimo abuso e violenza, la convivenza con la madre della vittima si sarebbe interrotta. Nonostante questo, l’odio e il disprezzo dell’uomo nei confronti della 15enne non si sono esauriti, ma hanno trovato sfogo in altre frasi difficilmente commentabili. 

Due gli episodi che, in particolare, sono stati contestati dal pubblico ministero Elena Parato. Nel primo caso, l’imputato sarebbe entrato con prepotenza nel bagno, dove la 15enne stava facendo una doccia. Dopo averla insultata, l’avrebbe minacciata intimandole di farsi vedere nuda da lui. Nel secondo, le avrebbe dato dei soldi con l’intento di farla andare al supermercato per comprare delle calze autoreggenti in modo da indossarle poi e farsi scattare delle foto che lo avrebbero eccitato.

Solamente anni dopo, una volta diventata maggiorenne, la ragazza ha trovato la forza di denunciare quanto successo: gli abusi, i maltrattamenti subiti. Adesso, ha finalmente avuto inizio il processo nel tribunale di Ivrea. Il collegio è stato presieduto dal giudice Stefania Cugge (a latere Lucrezia Natta e Andrea Cavoti). Ieri mattina, di fronte al collegio dei magistrati, le parti hanno avanzato le richieste preliminari e presentato le liste dei testimoni che cominceranno ad essere esaminati a partire dall'udienza del 25 gennaio prossimo. I legali difensori dell'imputato castellamontese riferiscono di «poter essere certi di dimostrare l'assoluta estraneità dell'imputato ai fatti contestati nel la denuncia».

E’ nostro dovere ricordare che se siete vittime di violenza potete chiamare o contattare il 112, senza esitare né rimandare. E’ stato istituito anche un numero antiviolenza e anti stalking: 1522. è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L'App 1522, disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. E' possibile chattare anche attraverso il sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522.