CASTELLAMONTE - Il Canavese e Castellamonte in lutto per la scomparsa del decano dei suoi artisti. La città della ceramica piange la scomparsa di Miro Gianola. La notizia della morte dello stimato pittore ha destato profondo cordoglio. Il nostro territorio perde con lui un punto di riferimento, un artista unico, contemporaneo e inimitabile perché capace di dipingere ciò che vedeva, ma soprattutto ciò che sentiva. Le sue opere sono testimonianza di una produzione artistica massiccia, frutto di una creatività e una maestria naturali e ineguagliate. I colori e la ricerca della luce sono stati la cifra stilistica distintiva, dando vita a quadri e sculture emozionanti. 

Con le sue pennellate, Miro Gianola ha immortalato il presente ma anche scene di vita che richiamano alla memoria tradizioni popolari passate. Volti e corpi, natura e ambiente urbano sono stati i soggetti che l’artista canavesano ha fissato nelle sue magnifiche creazioni in argilla o su tela. Pittore e scultore, Miro Gianola è nato a Castellamonte nel 1939. Ha dipinto il suo primo quadro a 12 anni. Nel 1964 c’è stata la sua prima mostra e da allora non si è più fermato. Per lui è stato determinante, durante il periodo di formazione, l'incontro con Adolfo Merlone, accanto al quale lavora il grès presso l'industria di refrattari Saccer dei fratelli Casari a Castellamonte. I suoi «Grandi Animali», dotati di una forte energia espressiva, sono stati presentati alla Galleria del Ponte Vecchio ad Ivrea nel 1966. Nella variante di «Vasi zoomorfi» hanno raggiunto Vallauris, a cura di Enzo Biffi Gentili. In realtà l'esordio espositivo è già avvenuto, fin dal 1961, nel clima olivettiano di Comunità. E’ l’inizio di un percorso artistico ricco di soddisfazioni. 

Miro Gianola è stato legato in particolar modo al suo amato Canavese, dove ha lavorato e di cui è stato protagonista con le sue numerose partecipazioni alla mostra della ceramica di Castellamonte. Territorio ma non solo. Nel campo della pittura, oltre all'appartenenza alla Scuderia della torinese Viotti di Pippo Russo, le sue opere e i suoi acquerelli sono, infatti, state presentate anche all'estero, specialmente in Germania e a Londra, in Gran Bretagna. «Miro Gianola ha dedicato la sua intera vita all’arte – lo ha ricordato il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza – Per lui la scultura, ma soprattutto la pittura è stata linfa vitale. Una passione e un sentimento che non sono mai venuti meno e che trapelavano da tutte le sue opere. La città perde il decano dei suoi artisti, un pittore e uno scultore formidabile e un grande uomo. Personalmente, perdo un grande amico. A nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità castellamontese porgo le più sentite condoglianze ai familiari di Miro, ai quali siamo vicini in queste ore di lutto»