Partenza di slancio (e con largo anticipo) per la Mostra della Ceramica di Castellamonte. A Palazzo Antonelli si son portati avanti col lavoro proponendo un bando internazionale riservato agli artisti della ceramica. Le loro opere saranno il cuore pulsante della nuova edizione della Mostra, la numero 58. Il bando è stato presentato dal consigliere delegato alla cultura Claudio Bethaz, dal sindaco Pasquale Mazza e dal curatore della Mostra, Giuseppe Bertero. Gli eventi saranno concentrati in due settimane dal 18 agosto al 2 di settembre.

Il tema del concorso è «Ceramics in Love» visto e interpretato dagli artisti ceramisti con opere originali ed inedite attraverso sculture tridimensionali, pannelli a basso e o ad alto rilievo, dipinti su piatti tondi, ovali o quadrati o, anche, su vasi, purché realizzati con le tecniche della ceramica. Il concorso si prefigge di valorizzare l’arte della ceramica in tutte le sue tecniche e destinazioni d’uso, dal design all’artigianato, senza dimenticare, trattandosi della città di Castellamonte, del suo oggetto più famoso: la stufa. I siti espositivi previsti sono: Palazzo Botton, Centro Congressi Martinetti, Liceo Statale Felice Faccio.

Le opere concorrenti alla selezione dovranno essere realizzate con materiale ceramico di qualunque tipo ed eseguite con qualsiasi tecnica. I concorrenti dovranno dichiarare che le opere presentate sono originali, inedite e che nessuno potrà vantare diritti su di esse. Ogni artista potrà presentare un solo lavoro, progettato e realizzato anche con più elementi. La Giuria, composta da UGO NESPOLO, Presidente, ANTONIO BALESTRA, Architetto e Dirigente Scolastico, GIOVANNI CORDERO, Art-curator, ANGELO MISTRANGELO, giornalista e critico d’arte, MATTEO ZAULI, Direttore del Museo Zauli di Faenza, provvederà a definire gli ammessi al concorso, a selezionare le opere, ad assegnare la loro collocazione nei diversi siti e a individuare i Vincitori. Le opere dovranno arrivare in Comune entro il 15 marzo 2018.

«Ci siamo ispirati a prestigiosi premi come quello di Gualdo e di Faenza - dice Bertero - è la prima volta che si fa un concorso per la Mostra della ceramica, speriamo che arrivino tante opere di tanti artisti. Se ne arrivano poche opteremo per il piano B». Cuore della manifestazione sarà ancora Palazzo Botton dove ruoteranno anche opere chiuse da tempo. Riemergeranno anche i fischietti di Clizia nell'ex sala consigliare. Non mancherà, come da tradizione, l'area commerciale con stufe e opere artigiane al Martinetti.