CASTELLAMONTE - Una storia di coraggio, rinascita, determinazione e caparbietà nel voler continuare ad inseguire, come è giusto, i propri sogni. Arriva dal Canavese e la racconta Lisa Valdemarca, giovane mamma che vive a Preparetto, frazione collinare di Castellamonte.
Un anno e mezzo fa la 35enne ha ricevuto una diagnosi di sclerosi multipla. E’ stata una doccia «scozzese», un momento che cambia la vita. Dopo i primi attimi di comprensibile smarrimento, quando non si sa cosa aspettarsi e ci si chiede come sarà la quotidiana convivenza con la malattia, Lisa si è rimboccata le maniche e ha trovato in sé stessa la forza per ripartire. «Non importa quante volte cadi, ma quante volte cadi e ti rialzi» dice un celebre aforisma. Così è stato per la castellamontese che ha fatto della sclerosi un motivo di svolta, diventando una persona nuova in continua evoluzione con diverse passioni, come il metal-detecting, sport che combina esercizio aerobico e training mentale e che l’ha vista vincere una importante gara femminile nel milanese.
E’ un messaggio positivo quello che vuole evidenziare oggi Lisa Valdemarca: «Non è stato semplice ricevere quella diagnosi un anno e mezzo fa. Non voglio dire che sia tutto facile, anzi. Ci sono, naturalmente, dei lati negativi e dei momenti delicati, di “down”. Le “crisi”, diverse da persona a persona, arrivano. Magari durano un paio di giorni. Io le combatto in questo modo, senza piangermi addosso e cercando di fare più cose possibili. Cerco di restare positiva. Questo è il messaggio che voglio mandare a chi come me si trova a dover fare i conti con questa malattia. Non vi abbattete».
«La sclerosi multipla mi ha cambiato la vita – aggiunge la 35enne – Ho cominciato a guardare il mondo con occhi diversi, a cogliere e a gioire delle piccole cose. Soprattutto, ho realizzato delle cose che prima non avrei mai avuto l’ardire di provare. Ho fatto parecchi tatuaggi, vado regolarmente in palestra e mi sono dedicata ulteriormente al metal detecting. Mi piace stare all’aria aperta e questa è la passione perfetta. Proprio ventiquattro ore dopo la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, che si celebra il 30 maggio, ho vinto la gara femminile di metal-detecting del terzo “Nokta Contest” a Ozzero, in provincia di Milano. E’ stata anche una bella occasione per stringere nuove amicizie e divertirsi in una giornata all'insegna dello sport. Erano 144 gli atleti in gara e mi sono piazzata anche nona in assoluto».
«La paura c’è, ma si impara a superarla – spiega Lisa, che continua anche a lavorare ed è seguita dall’equipe medica del CRESM nell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano – Mio figlio di 5 anni e gli affetti sono determinanti. E’ importante non fermarsi, secondo me. Oltre al metal-detecting e la palestra al Polisportivo di Rivarolo, ho altre passioni come il softair, dove faccio parte della Compagnia di Ventura di Loranzè, e il “geo-caching”: un tipo di caccia al tesoro, in cui i partecipanti, detti "geocacher", usano delle coordinate Gps per nascondere o trovare dei contenitori di differenti tipi e dimensioni in luoghi raggiungibili per la maggior parte in mezzo alla natura. Adoro la fotografia, in particolare quella legata ai paesaggi montani e all’”urbex” che ti porta ad andare e immortalare affascinanti luoghi abbandonati. Ho ancora tanti sogni nel cassetto, come prendere la patente della moto o cimentarmi nel tiro a segno al poligono con il fucile. Ci tengo davvero a dirlo a tutte le persone con questa malattia: non lasciatevi sopraffare dallo sconforto. Muoversi fa bene, lo dicono anche i medici. Non permettiamo alla sclerosi di toglierci le nostre passioni. Restiamo il più possibile positivi».