CASTELLAMONTE - Si sono svolti questa mattina, venerdì 18 agosto 2023, alle 10.30 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo i funerali di Matteo Gallo, giovane papà e operatore della Croce Rossa Italiana, trovato senza vita a ferragosto nella sua abitazione. La città della ceramica si è fermata idealmente per stringersi al dolore dei familiari. In tanti con gli occhi lucidi e le lacrime trattenute a stento si sono ritrovati nella rotonda Antonelliana per accompagnare, alla presenza del sindaco, Pasquale Mazza, degli amministratori comunali, del consigliere regionale, Mauro Fava, dei rappresentanti di Forze dell’ordine e associazioni locali e di una “marea” rossa di volontari della Cri, il 39enne nel suo ultimo viaggio terreno.
«Di fronte ad una tragedia come quella che la nostra comunità sta vivendo – ha detto l’arciprete di Castellamonte, don Angelo Bianchi – dovrebbero tacere le parole dell’uomo e lasciare spazio solo a quelle della fede. Di fronte alla morte, nulla più possiamo. Siamo qui per essere vicini ai genitori di Matteo, che lo hanno fatto crescere ed educato, alla compagna, ai suoi adorati figli che amava di un amore grande e profondo. Un ragazzo che apparentemente era gioioso, impegnato in tremila attività: la Croce Rossa, nella Protezione civile, nei carabinieri, nei vigili del fuoco. Un ragazzo che era sempre presente e pronto ad ogni emergenza. C’era, per servire gli altri, per schierarsi dalla parte dei più piccoli e dei più poveri, i più disagiati. Era sempre al fianco di chi, in un momento difficile, aveva bisogno di sentire la solidarietà umana. Lui c’era. Proprio come insegna il Vangelo dicendo “avevo bisogno e tu mi hai aiutato” ».
«Matteo ha aiutato tante persone, tutti coloro che erano nella sofferenza e nella difficoltà. C’è stato solo una lacuna nella sua vita, che noi non abbiamo saputo comprendere: il suo dolore – ha aggiunto don Angelo - Probabilmente, lo portava dentro. Un qualche cosa che lo lacerava. Un qualcosa che nessuno di noi è riuscito a capire. Siamo qui oggi anche per chiedergli scusa. Per non averlo compreso, capito. Per non essere riusciti a penetrare con il nostro affetto e amicizia quella scorza che sembrava burbera del suo carattere, ma sotto la quale c’era un grande amore. Un grande amore per la famiglia e per tutti coloro che ha incontrato. Per questo si è messo al servizio. Ma noi non siamo stati in grado di aiutarlo in questo momento della sua vita. Qualche segnale l’avrà dato forse. Forse avrà aperto il suo cuore a qualcuno. Noi non siamo stati in grado di ascoltare, comprendere e capire. Per questo chiediamo scusa e chiediamo scusa a Matteo per chiedere scusa a tutti quanti chiedono aiuto e noi non siamo in grado di darglielo perché non comprendiamo che ci stanno chiedendo aiuto, tendendo la mano. Finiscono qui le parole dell’uomo, perché non ne abbiamo più per proseguire. Se non la parole del Signore. Siamo qui perché crediamo che il nostro fratello Matteo è entrato in una nuova vita, la vera vita, dentro l’eterno. Abbiamo questa certezza nel cuore: Matteo è al fianco del Signore che lo sta ripagando di tutto il bene che ha fatto e dall’altro del cielo veglierà prima di tutto sui suoi figli e poi sulla sua famiglia e su tutti quanti noi».
Matteo Gallo lascia la mamma Claudia, il papà Beppe, la compagna Jennifer con gli adorati figli Rachele e Gioele, il fratello Stefano con Claudia, e la sorella Martina con Stefano, il cognato Christopher con Samanta, la nonna Laura, i suoceri Angelo e Lorella.