CASTELLAMONTE - Un grave lutto colpisce il mondo della scuola e dell’arte castellamontese e non solo. E’ scomparso oggi Sergio Ragalzi, artista legato profondamente all’istituto d’istruzione superiore Felice Faccio di Castellamonte, dove ha insegnato per tantissimi anni, e al Canavese. «L'arte suprema di un maestro, diceva Albert Einstein, è la gioia che si risveglia nell'espressione creativa e nella conoscenza». Così è stato per Ragalzi. Le sue opere hanno viaggiato in tutto il mondo, con mostre a San Paolo del Brasile, Francoforte, Hannover, Vienna e persino in Giappone, rafforzando la sua reputazione internazionale. Nel 1997, il suo talento è stato riconosciuto con il Premio della Camera dei Deputati, che ha acquisito una sua opera per la propria collezione.
Nato nel 1951 a Torino, esordisce sulla scena dell’arte italiana nel 1984 con Extemporanea, la mostra che consacra la riapertura della galleria romana l’Attico di Fabio Sargentini, galleria che gli dedicherà negli anni numerose personali. Nel 1985 partecipa alla mostra Anniottanta alla galleria d’Arte Moderna di Bologna. Lo stesso anno viene invitato al Museo de Arte di San Paolo del Brasile e alcune sue opere verranno presentate nella mostra L’Italie Aujourd’hui al Centre Nazionale d’Art Contemporain di Nizza, curata da A.B. Oliva, Maurizio Calvesi, Antonio Del Guercio, Filiberto Menna. Nel 1986 partecipa alla mostra itinerante Francoforte-Hannover-Vienna Aspekte der italienischen Kunst 1960 - 1985 curata da Renato Barilli. Nel 1996 partecipa alla XII Quadriennale d’Arte al Palazzo delle Esposizioni a Roma. Nel 1997 vince il Premio della Camera dei Deputati, per l’occasione verrà acquisita una sua opera per la collezione della Camera che nello stesso anno gli dedica un catalogo e una mostra personale. Nel 2001 le sue sculture vengono esposte alla mostra La scultura italiana del XX secolo, Italia in Giappone 2001 - 2002 nei tre musei d’arte moderna giapponesi di Ibaraki, Yokoama e Kagoshima. Nel 2007 viene organizzata un sua mostra antologica negli spazi della fabbrica Pagliero a Castellamonte.
Quattro sono le mostre personali più significative del 2008: Acquario alla galleria Allegretti di Torino, Voliere alla Galleria Delloro di Roma, Due insetti neri al Castello di Rivara, e Pioggia Nera a Milano, da Grossetti Arte Contemporanea. Nel 2010, l‘installazione Genetica 2093 è presentata presso gli spazi dell‘Auditorium di Roma, al SuperstudioPiù a Milano, presso la Lucas Carrieri Art Gallery di Berlino in occasione della 6th Berlin Biennale of Contemporary Art, a Torino in via Palazzo di Città e presso il Castello di Rivara. La stessa installazione Genetica 2093 è presentata a Roma, nel Settembre 2010, negli spazi del Macro.
«Era un artista vero, un professore e un uomo con un cuore immenso» lo ricorda Giuseppe Bellone, che è stato suo allievo. «Ci stringiamo tutti intorno a Chiara e alla sua mamma e salutiamo, ognuno a modo suo, il grande e mitico Sergio – ha scritto sui social Luisa Lubello - Lui non era per le troppe parole e i fronzoli, ma capiva benissimo in quali persone alloggiava l’affetto per lui. Ciao Sergio». «Oggi abbiamo perso un amico. Un amico, schivo e parco di parole, con il quale abbiamo trascorso momenti di rara intensità – spiega Stefano Orler - Abbiamo avuto il privilegio di conoscere Sergio Ragalzi e di condividere con lui giornate, lavoro, progetti, chiacchiere e pensieri. Ci mancherà moltissimo. Rip caro Sergio». «Oggi ci ha lasciato non solo un grande artista, uno di quelli che davvero lasciano un segno nella storia dell’arte con le sue opere, le sue idee, e la sua unicità, ma ci ha lasciato un grande amico – è il commosso pensiero di Marco Emilio Bertona - In questi oltre dieci anni che mi hai onorato della tua amicizia, ho imparato molte cose, e molte altre speravo di poterne imparare ancora. E’ stato davvero un onore ed un privilegio conoscerti».