CASTELNUOVO NIGRA - Le valli e le montagne del Canavese perdono il loro storico pastore e un custode delle tradizioni locali. Con la scomparsa del 78enne Pietro Troja, da tutti conosciuto con il soprannome di «Piero il Bersagliè», il nostro territorio piange in queste ore di lutto un grande uomo e uno degli ultimi simboli di una pastorizia antica, fatta di fatica ma anche rafforzata da una passione senza tempo.

A dare il triste annuncio della morte del conosciuto e ben voluto margaro sono stati i fedeli amici Maria Grazia, con Claudio, Samuela e Danilo con la famiglia, il nipote Erik con Giada e gli amatissimi Matteo, Cristian e Giorgio, il figlioccio Alex, le sorelle Domenica con Giovanni, Carla con Emanuele e Davide, il fratello Giuseppe con Laura, la cognata Lidia, le zie Angelina e Piera. Le transumanze, le rassegne di bestiame nei paesi, le chiacchiere con gli altri pastori e allevatori, le battute scambiate con gli escursionisti incontrati per caso, le risalite col gregge: la sua è stata una vita di montagna, semplice ma ricca di valori, sempre circondato dalla maestosa e silenziosa natura.

«Mancheranno i tuoi passaggi a inizio e fine estate... il tuo particolare timbro di voce, la tua calma, la tua bontà – hanno scritto sui social dal Camping Piccolo Paradiso di Ceresole Reale - Buon viaggio Piero... Buon viaggio al Bersaglié!». Sono tanti i messaggi di cordoglio e i ricordi affidati al web: «Ciao Piero... Ti conoscevano tutti come "Bersagliè", mi avevi detto che si trattava di uno stranom di famiglia – lo ricorda la scrittrice Marzia Verona – Ti ho incontrato la prima volta nel 2005... eri al Nivolet, giornata di pioggia e di nebbia... Avevi guardato con il binocolo chi era che andava a trovare il tuo "vicino" Alfio e non eri riuscito a capire di chi si trattasse. Poi ero arrivata anche da te, a intervistarti per "Dove vai pastore?". "Non ho sempre fatto questo. In gioventù ho fatto un po' di tutto, anche il muratore, d'inverno. E' dal 1971 che faccio il pastore a tempo pieno.". Ci siamo incontrati tante altre volte, per un montone, per altri lavori che stavo svolgendo, alle feste della transumanza a Pont Canavese, persino una volta per caso, quando durante un'escursione in montagna abbiamo sbagliato un sentiero e tu ci avevi dato un passaggio, riportandoci all'auto che avevamo parcheggiato più a monte... I pascoli del Nivolet saranno così vuoti e silenziosi senza le tue pecore».

«Penso la persona più buona che ho conosciuto – commenta Flavio Querio - Ho tanti ricordi di te, la tua parlata sempre scherzosa, la tua calma, i tuoi animali, le tue storie, il caffè con le tre " C", il tuo meraviglioso mondo... Ciao Bersaglié fa bun viagi. "ca vaju lì"». I funerali di Pietro Troja si terranno nella chiesa parrocchiale di Castelnuovo Nigra mercoledì primo marzo alle 15.