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CERESOLE REALE - Lago secco ai minimi termini nonostante la nevicata della scorsa settimana. A Ceresole Reale la situazione è simile a quella dell'anno scorso. Per fortuna l'ultima precipitazione ha «colorato» di bianco il fondo del lago, evitando, almeno per qualche giorno, la sensazione di trovarsi a passeggiare sulla Luna (le foto sono state scattate sabato mattina). Sono ormai due anni di fila che la siccità di questo periodo prosciuga il simbolo della perla alpina. Un problema che riguarda non solo l'acqua del bacino idroelettrico ma anche (e soprattutto) il mancato apporto della neve in quota. Lo scioglimento delle masse nevose, a causa delle temperature in aumento, anticipa ogni anno lasciando al lago pochissima acqua. 

La scorsa settimana, su iniziativa della Regione, si è tenuto all'International Training Centre di Torino un convegno sulle risorse idriche del Piemonte. Il neo direttore generale dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) Secondo Barbero ha sostenuto che «il 2022 è stato per il Piemonte il peggiore anno sotto il profilo idrologico degli ultimi 65. Si sta determinando un depauperamento molto rapido delle falde e registriamo un calo del 60% dell'acqua immagazzinata nelle Alpi sotto forma di neve, oltre a una diminuzione del 10-15% dell'acqua nei fiumi». Il Piemonte sta subendo un cambiamento climatico più netto rispetto a quanto avviene mediamente nel mondo. Guardando i dati degli ultimi 60 anni si registra infatti un aumento di quasi 2,5 gradi delle temperature massime e di circa 1,5 gradi delle minime, a fronte dell'aumento medio di circa 1 grado fatto registrare a livello globale. E gli scenari per il futuro sono ancora peggiori: a fine secolo ci potrà essere un uteriore aumento di 2 gradi della temperatura, nello scenario più ottimista, e di 5 gradi in quello scenario più pessimista.

«Gli effetti dei cambiamenti climatici sono in atto da tempo ma quelli veri li abbiamo visti in modo più marcato l’anno scorso - ha esordito l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati - visto che tutti gli indicatori dimostrano che il Piemonte è la regione più penalizzata per quanto riguarda le precipitazioni, faremo presente al nuovo commissario straordinario per la siccità di dare priorità alla realizzazione degli invasi e delle infrastrutture per salvaguardare tutti i nostri comparti più importanti, come il potabile, l’agricoltura e l’idroelettrico». Quattro i punti fondamentali delineati dalla Regione per la transizione ecologica: attuare la transizione dell’economia, da lineare a circolare; raggiungere la neutralità climatica nel 2050 con emissioni nette pari a zero; attuare la transizione energetica, dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili e la transizione verso città e comunità sostenibili che puntino al benessere dei cittadini.

Nel servizio idrico integrato sono particolarmente rilevanti le tre misure del Pnrr che riguardano le infrastrutture idriche primarie, con l’acquedotto della Valle Orco, le perdite idriche, per le quali al momento sono stati ammessi e finanziati tre importanti interventi, e il capitolo fognatura e depurazione con 12 interventi.