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CHIAVERANO - Guai giudiziari per l’ex vicesindaco del paese, che si dovrà difendere, insieme ad altre due persone, dall’accusa di essersi intascato i soldi dei parcheggi nell’area camper. Rischia per «peculato» addirittura fino a 10 anni di reclusione, Maurizio Tentarelli, ex vice sindaco di Chiaverano. Il 52enne è difeso dall'avvocato Celere Spaziante. I fatti contestati si sarebbero verificati nel corso degli anni 2021 e 2022 presso l'area camper al Lago Sirio. 

A ricostruire l’accaduto, con un lungo post pubblicato sul sito ufficiale del Comune di Chiaverano, è lo stesso primo cittadino del paese, Maurizio Fiorentini, che ha ringraziato pubblicamente il procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione, il pubblico ministero, Valentina Bossi, il maresciallo Milazzo della Guardia di Finanza e l'Ispettore Erika Amato della Polizia che hanno condotto le indagini: «Dopo una serie di continui problemi, nel maggio 2022 a seguito dell'ennesimo blocco della sbarra del parcheggio auto davanti al Ristorante "Il Sole", ho chiesto alla Polizia municipale di indagare per verificare le ragioni del problema. Sono stati quindi sentiti i volontari del servizio civile che, da circa un anno, coordinati da Tentarelli, presidiavano l'adiacente area camper per l'accoglienza e la fornitura di informazioni turistiche ai camperisti. Dai loro racconti si sono chiariti alcuni dei motivi dei blocchi del parcheggio auto ma, soprattutto, sono emersi comportamenti nella gestione dell'area camper non autorizzati ed anomali».

Sotto la lente di ingrandimento sono finite le ricevute relative principalmente a incassi in contanti per il parcheggio di auto all'interno dell'area camper e per un raduno di camper di metà maggio 2022. «E’ stato rilevato che camper sono entrati nell'area senza registrazione per l'obbligatoria comunicazione dei dati dei camperisti alla Questura – aggiunge il sindaco – inoltre, il pagamento della sosta è stato richiesto per lo più in contanti con raccolta effettuata anche da persone esterne al Comune. Fino a quel momento, dopo circa un anno di gestione del servizio civile presso l'area camper, nessun versamento di contanti era stato effettuato alla Ragioneria del Comune. Nessuna autorizzazione, verbale o scritta era, infine, stata rilasciata a Tentarelli per una gestione di un parcheggio auto all'interno dello spazio per la sosta camper e per organizzare il raduno dei camper nella forma in cui è avvenuto».

Da qui la denuncia presentata in procura e l’arrivo a stretto giro delle dimissioni da vicesindaco di Tentarelli. Quest’ultimo, dopo aver rimesso formalmente le deleghe, ha consegnato spontaneamente una somma in contanti che, a suo dire, corrispondeva agli incassi per il raduno camper e per la sosta delle auto. La somma consegnata risultava tuttavia non è corrispondente, secondo gli inquirenti, alle ricevute sequestrate. Mancherebbero, il condizionale è d’obbligo, circa 4400 euro. «Dall'esame del materiale sequestrato, dalla documentazione e dalle testimonianze acquisite la procura ha ravvisato il possibile reato di peculato per Maurizio Tentarelli e altre due persone che non hanno alcun legame con il Comune di Chiaverano – concludono dal municipio - l'accertamento dei fatti e ogni eventuale conseguenza penale è compito della Magistratura. Da parte nostra siamo umanamente molto dispiaciuti per quanto successo». Il Comune di Chiaverano ritiene che questa vicenda costituisca un grave danno d'immagine oltre che un possibile danno erariale e, pertanto, ha affidato all'avvocato Marco Pinato il compito di tutelare il Comune in ogni sede per il risarcimento dei danni subiti.