CANAVESE - Dopo numerose segnalazioni da parte del personale, il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha deciso di promuovere un sondaggio tra i dipendenti in merito alla qualità del servizio mensa in Asl To4. I dati sono effettivamente allarmanti. Il 90% dei 500 dipendenti intervistati che usufruisce della mensa o del pasto in reparto ha bocciato il servizio. IL 74% ritiene la qualità del cibo scarsa, il 22% mediocre, e solo un 3% buona. Percentuali simili anche per la quantità delle porzioni, dove il 60% la valuta scarsa.
«La qualità del servizio mensa - dichiara Giuseppe Summa - è peggiorata notevolmente nell'ultimo periodo e circa il 77% dei dipendenti intervistati, ha dichiarato che ciò è avvenuto dopo il periodo pandemico. Come Nursind abbiamo iniziato ad inviare i primi segnali di allarme all'azienda già nel 2022, ma la situazione è ormai diventata inaccettabile sia per i dipendenti che per gli stessi utenti ricoverati. Addirittura il 50% del personale intervistato ha dichiarato che preferisce portarsi il cibo da casa a proprie spese e il 90% preferirebbe usufruire del buono pasto in sostituzione al servizio mensa. Proprio in una recente riunione sindacale, assieme alle altre organizzazioni abbiamo chiesto di convocare urgentemente una commissione mensa bilaterale, che veda la partecipazione anche dei Responsabili della ditta».
Lo stesso servizio offerto ai dipendenti è rivolto anche ai pazienti e quindi le criticità segnalate dagli operatori sono spesso le stesse: pasta completamente cruda oppure scotta, riso in bianco completamente incollato, patate crude, pesce stopposo e poco gustoso, spezzatino bruciato o carne durissima. In alcuni casi sono stati addirittura segnalati cibi deteriorati (budino con muffa e banana completamente nera).
«Per non parlare delle criticità in caso di patologie o intolleranze, dove non si parla solo di un problema di gusto, ma di rischio per la salute. Una dipendente affetta da favismo, ha dovuto rinunciare alla mensa. Per i celiaci per esempio, la pasta viene prodotta con diversi giorni di anticipo - aggiunge Summa - il cibo ha un’importanza enorme sul benessere della persona in generale e nel caso dei pazienti, risulta fondamentale. Incide sul benessere o malessere degli stessi, che se ben alimentati possono ridurre i tempi di degenza e tornare più in fretta alla loro vita. Investire su una nuova strategia per migliorare questo aspetto non è solo auspicabile, ma necessario. Stesso discorso vale ovviamente anche per i dipendenti che passano più della metà dell'anno all'interno del luogo di lavoro e che consumano numerosi pasti. Auspichiamo che la direzione intervenga urgentemente».
«L'azienda provvede costantemente a verificare, anche in base alle segnalazioni, la qualità del cibo e ad attivare se necessario le dovute azioni, compresa l'applicazione delle penali contrattualmente previste - fa sapere la direzione dell'Asl To4 in merito al sondaggio del Nursind - il servizio, acquisito tramite adesione a gara SCR, è perciò costantemente monitorato dall'Azienda, che si impegna comunque a risollecitare il fornitore. Quest'ultimo sarà reincontrato a stretto giro, al fine di garantire una qualità adeguata nel rispetto di quanto contrattualmente previsto».