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CHIVASSO - La Corte d'Appello di Torino ha ribaltato la sentenza di primo grado del tribunale di Ivrea: l'infermiera 36enne a processo per lesioni colpose nei confronti di una paziente è stata assolta. Era accusata di aver perforato l'intestino di una paziente di 85 anni con un clistere. I fatti, risalenti al marzo 2019, si erano verificati all'ospedale di Chivasso dove la pensionata era ricoverata in attesa di un intervento chirurgico relativo ad una precedente rottura del femore.

I giudici d'Appello hanno assolto l'infermiera perché il fatto non costituisce reato, accogliendo così le argomentazioni della difesa che ha evidenziato l'impossibilità di stabilire con certezza il nesso causale tra il clistere eseguito e la perforazione intestinale. In primo grado, invece, la donna era stata condannata a tre mesi di reclusione. La paziente era poi morta durante il processo per altre cause.

Il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind ha assistito la 36enne mettendo a disposizione il proprio servizio legale, rappresentato dall'avvocato Giovanni Anania. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate entro il prossimo 18 marzo.