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CANAVESE - L'Asl To4 ha inaugurato un progetto per l'abbattimento delle liste di attesa della colonscopia tradizionale con l'implementazione di quella virtuale. Il progetto è stato presentato ieri. «Ringrazio le dottoresse Battaglia e Bisanti per le competenze e per il livello di innovazione che hanno messo in campo in questo progetto - dice in merito il direttore generale dell'Asl To4, Luigi Vercellino - la capacità di lavorare insieme con soluzioni integrate e coordinate su problematiche come le liste di attesa rappresenta un valore aggiunto che ha anche un valore simbolico, costituendo un modello che può valere per tutta l’azienda».

La colonscopia è un esame fondamentale nella diagnostica e terapia delle patologie acute e croniche, oncologiche o preneoplastiche del tratto digerente, oggi patologia crescente anche in fasce di età più giovani rispetto al passato. A livello nazionale il problema delle liste di attesa per una colonscopia rappresenta oggi una delle principali criticità in ambito gastroenterologico, con impatti significativi sull’accesso alle prestazioni sanitarie e sull’efficienza del sistema stesso: il numero di richieste cresce per le nuove necessità della popolazione che non solo invecchia, ma fa prima questo tipo di esame, e il sistema sanitario va in crisi per le difficoltà oggettive di personale e di tecnologia.

«Al centro c’è il paziente che cerca risposte - spiega la dottoressa Edda Battaglia - attendere un esame in certe situazioni cliniche scatena uno stato di stress che noi specialisti comprendiamo e di cui ci preoccupiamo a tutti i livelli. Nella difficoltà di incrementare in tempi brevi il numero delle colonscopie tradizionali si sono cercate alternative efficaci e sicure per i pazienti. La colonscopia virtuale è una di queste. E’ una tomografia computerizzata che ha dimostrato la possibilità di effettuare un’accurata diagnosi, pari a quella della colonscopia tradizionale. È una metodica meno invasiva, meno rischiosa e meglio accettata e tollerata dal paziente rispetto alla colonscopia tradizionale; inoltre ci consente una valutazione panoramica dell’addome che è molto utile per identificare anche patologie extracoliche. E’ vero che non consente la rimozione dei polipi o l’esecuzione di biopsie o altre manovre tipicamente endoscopiche ed espone a pur minime radiazioni, ma rappresenta una metodica sicura ed efficace in pazienti selezionati».

Il progetto dell'Asl To4 si pone, pertanto, l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa delle colonscopie tradizionali, mantenendo un alto livello di sicurezza diagnostica. L’obiettivo si raggiunge identificando, all’interno delle liste di attesa della colonscopia tradizionale stessa, i pazienti candidabili alla colonscopia virtuale. Sebbene non sostituisca completamente la colonscopia tradizionale, la virtuale offre una valida alternativa per una selezione di pazienti, contribuendo a ottimizzare le risorse, a migliorare l’accessibilità alle prestazioni e ad assicurare che i pazienti più critici possano essere seguiti dalla gastroenterologia. Il progetto è già stato avviato, si sta procedendo con la selezione dei pazienti idonei per la colonscopia virtuale dalle liste di attesa dell’Asl To4.

«Si tratta di un progetto concreto, il cui obiettivo è quello di mettere la persona assistita al centro - aggiunge la dottoressa Francesca Bisanti - dal punto di vista clinico, la colonscopia virtuale non è una soluzione di ripiego, ma una scelta razionale basata sull’appropriatezza. L’identificazione dei pazienti idonei non avviene in modo automatico, ma attraverso una stretta collaborazione specialistica. Ai pazienti viene proposta la colonscopia virtuale come alternativa, non come obbligo, ma come opportunità di anticipare i tempi e ricevere un esame diagnostico di pari qualità. In caso di accettazione, tutto il percorso è guidato e accompagnato: dalla preparazione, al consenso, fino all’esecuzione dell’esame e al referto. Abbiamo definito percorsi accelerati per quei casi in cui l’esame virtuale segnali la necessità di un approfondimento: entro 90 giorni per interventi non urgenti, entro 10 giorni per sospetti oncologici. Il nostro obiettivo è duplice: ridurre i tempi d’attesa per i pazienti più fragili o a rischio; liberare risorse per chi necessita dell’endoscopia tradizionale per motivi terapeutici o di alta complessità».

La recente esperienza del 2019 sempre in Asl To4 ha dimostrato che la conversione di 500 prestazioni da colonscopia tradizionale a colonscopia virtuale ha portato a una riduzione significativa dei tempi di attesa. La positività dell’esame virtuale è risultata essere circa il 5%, indicando che solo una piccola percentuale di pazienti necessita di un successivo approfondimento tramite colonscopia tradizionale.