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CHIVASSO - Saranno gli accertamenti della procura di Ivrea, che ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti, a fare luce sulla vicenda denunciata dalle figlie di una donna morta lo scorso 2 maggio all'ospedale di Chivasso, a causa di una occlusione intestinale. Secondo l'esposto che la famiglia ha presentato contro l'Asl To4, si sarebbero verificate gravi irregolarità nella gestione del corpo della pensionata 85enne, custodito nelle camere mortuarie dell'ospedale chivassese.

Secondo quanto riportato, infatti, il corpo dell’anziana sarebbe rimasto per quattro giorni su una barella nel corridoio, coperto solo da una canottiera e adagiato su un lenzuolo sporco. Solo il giorno prima del funerale, avvenuto il 7 maggio, la figlia ha potuto vedere il corpo della madre.

Nell’esposto, presentato tramite un legale, sono stati ipotizzati reati come il vilipendio di cadavere. Di diverso avviso l'ospedale, secondo il quale la salma sarebbe stata conservata nella cella frigorifera e tutte le procedure previste dai protocolli sarebbero state rispettate. Ad accelerare il deterioramento del corpo avrebbe però contribuito la patologie della quale la donna era affetta e il ritardo del funerale.