CANAVESE - Problemi con i buoni pasto, i dipendenti dell'Asl To4 rischiano di saltare pranzi e cene. A dare l'allarme sono i sindacati Nursind e Uil che si stanno occupando della situazione e hanno sollecitato l'azienda sanitaria a trovare una soluzione in tempi rapidi. La problematica, da diversi giorni, riguarda numerosi dipendenti che per motivi di lavoro o per assenza di una mensa nella struttura, devono recarsi nei locali convenzionati per acquistare e consumare il pasto. A seguito della nuova gara Consip è cambiato il gestore della card per acquistare i pasti e da qui sono nati i problemi. Dalla mancanza dei buoni pasto sulla nuova card (problematica risolta solo nelle ultime ore) fino al malfunzionamento dell'applicazione. Inoltre non sono state rinnovate tutte le convenzioni e i dipendenti rischiano di trovarsi senza locali e supermercati dove poter acquistare il pasto in zona.
Il direttore della struttura complessa acquisizione e gestione logistica beni e servizi dell'Asl To4, Ugo Pellegrinetti, fa sapere che «l'azienda ha aderito a una convenzione Consip obbligatoria. Convenzione a cui è immediatamente seguita la richiesta alla nuova ditta della fornitura delle card, che sono state recentemente consegnate e subito distribuite al personale. L'azienda ha fornito alla nuova ditta l'elenco degli esercizi precedentemente convenzionati, richiedendole di adoperarsi in merito al convenzionamento per garantire la massima fruibilità del servizio sul territorio aziendale, e l'ha sollecitata alla consegna dei pos necessari alla lettura delle card. Stiamo verificando che tale consegna avvenga regolarmente; infatti, l'uso della app è soltanto una modalità alternativa di utilizzo del servizio. Per consentire ai propri dipendenti di fruire comunque del buono pasto, l'Asl To4 ha diffuso al personale specifiche informative sulla possibilità di utilizzare i buoni pasto eventualmente ancora presenti sulle vecchie tessere elettroniche fino al prossimo 30 giugno e, qualora ciò non fosse possibile, di consumare il pasto presso qualsiasi esercizio, anche precedentemente non convenzionato, richiedendo successivamente il rimborso nei limiti previsti».
Non soddisfatti i sindacati: «La risposta dell'azienda si commenta da sola - dichiarano Giuseppe Summa del Nursind e Serse Negro della Uil - la lentezza burocratica aziendale ha portato a questa situazione. Quando ci si impiega troppo tempo ( circa un anno) e si arriva all'ultimo i risultati sono questi. Purtroppo a pagarne le conseguenze sono sempre i dipendenti. Di fronte a queste situazioni, sarebbe auspicabile che alcuni dirigenti, per correttezza, rassegnassero le dimissioni».