CHIVASSO - La rivincita di Rosanna Spatari, la titolare della Torteria disobbediente di Chivasso, passa in queste ore dai social. La Corte di Cassazione ha dissequestrato il locale dopo sette mesi. La Torteria ora può riaprire. In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, circola in rete un'intervista video della Spatari che esprime la sua soddisfazione per l'esito del procedimento giudiziario.
«E' successa una cosa bellissima della quale sono molto soddisfatta - annuncia - abbiamo impugnato il provvedimento attuato nei confronti miei e della Torteria e abbiamo vinto in Cassazione. Abbiamo fatto giurisprudenza in modo tale che anche altri possano adottarne il merito. Se ci sono altre persone con le mie stesse difficoltà ora possono usare il dispositivo relativo al mio caso. I giudici della Cassazione hanno fatto il loro dovere ma li ringrazio perchè hanno avuto il coraggio di prendere in mano la situazione e fare la scelta giusta. Oggi è stata ripristinata la legalità».
«Dedico questa vittoria a tutti quelli che sono morti per questo sistema malsano. Il virus non c'entra niente. Dedico questa vittoria anche ai miei nonni. Loro mi hanno dato la forza di fare quello che ho fatto».
La soddisfazione per la riapertura del locale dopo sette mesi di chiusura non fiacca la vena polemica della Spatari contro le decisioni adottate fin qui dai vari governi per contenere l'epidemia covid: «Il greenpass è uno strumento politico. Sappiamo benissimo che il certificato verde covid europeo è una cosa. Il greenpass è un'altra - spiega rivolgendosi agli ascoltatori - è tutto costruito ad arte per farvi questo siero che non è un vaccino. Un siero sperimentale: ho letto in lungo e in largo anche tutto il bugiardino e il consenso informato. Se molti lo avessero letto alla fine non avrebbero fatto il siero. Io non faccio da sperimentatore e non lo voglio fare. E' un po' come fare da cavia con i topi. Gli eventi avversi, leggevo l'altro giorno, sono più di 2 milioni e mezzo. Ma non ce lo dicono. E lo stesso vale per i morti».