CHIVASSO - Non era iscritta all'ordine dei tecnici di laboratorio biomedico nonostante il suo ruolo all'interno dell'azienda sanitaria lo richiedesse. Per questo motivo l'Asl To4 ha licenziato Carla Fasson, la dottoressa a capo del dipartimento delle professioni sanitarie. La manager non aveva i titoli per essere iscritta all'albo come richiesto dalla legge del 2018 dell'allora ministro Beatrice Lorenzin. Per l'azienda sanitaria, effettuate tutte le verifiche del caso, il licenziamento è un atto dovuto.
Carla Fasson è anche al centro dell'inchiesta della procura di Ivrea sugli avanzamenti di carriera e i concorsi all'interno dell'Asl To4. Inchiesta che aveva portato la donna agli arresti domiciliari per corruzione e abuso. I domiciliari sono stati poi revocati dal Tribunale del Riesame e sostituiti con un'interdittiva di otto mesi. La procura ha acceso un faro su undici avanzamenti di carriera e sulle relative procedure e prove d'esame che la manager avrebbe in qualche modo, con la complicità di altre persone, pilotato.
Va precisato che il licenziamento è stato deciso dall'azienda sanitaria lo scorso 5 maggio: la decisione ha preso spunto dal verbale trasmesso alla direzione generale dall'ufficio per i procedimenti disciplinari a conclusione degli accertamenti sulla posizione della Fasson solo in merito alla sua qualifica professionale, in quanto l'iscrizione all'ordine era «uno dei requisiti necessari all’instaurazione del rapporto di lavoro».