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CHIVASSO - L'autopsia effettuata questa mattina dal medico legale Roberto Testi ha chiarito che Marco Conforti, l’imprenditore 55enne del chivassese, non è stato ucciso. L'uomo è stato ritrovato senza vita domenica sera nel bagagliaio del suo Range Rover parcheggiato in via Rovigo a Torino. Dall'esame del cadavere, in stato di decomposizione, non sono emersi segni di una morte violenta. Nessun segno di arma da taglio, da fuoco e nemmeno di strangolamento. A questo punto potrebbe risultare determinante l'esame tossicologico, i cui esiti arriveranno nelle prossime settimane. Servirà per determinare se l'imprenditore avesse assunto droga o altre sostanze prima di morire e se queste possono aver causato o favorito il decesso.

La relazione del medico legale è comunque un primo tassello per ricostruire le ultime ore di vita di Conforti, sulle quali stanno indagando gli agenti della polizia di Torino. Esclusa la morte violenta, prende piede l'ipotesi dell'abbandono del corpo dopo un malore. E' possibile, secondo le testimonianze fin qui raccolte dagli investigatori, che il 55enne si sia sentito male dopo una notte brava trascorsa a Torino,  cinque giorni prima del ritrovamento del cadavere. Chi era con lui, anzichè chiamare i soccorsi, ne ha chiuso il corpo dentro il bagagliaio del suv. L'ultima volta che è stato visto vivo era la sera del 23 maggio, ad una festa a Torino.

Conforti, che gestiva alcune scuole guida di famiglia era separato e aveva una figlia maggiorenne. Originario di Chivasso, dove vive la famiglia, ora era residente a Castagneto Po. La sua attività, negli anni, si è moltiplicata portandolo ad aprire varie sedi dell'autoscuola a Torino, Brandizzo, Settimo Torinese e Chivasso. Era anche il presidente del Consorzio Autoscuole Cast.