CHIVASSO - Sono ore di lutto in città e il tutto il chivassese, dove ha destato profondo cordoglio la notizia della morte di Salvatore Cacace. Aveva 67 anni ed è stato strappato all’affetto dei suoi cari da un brutto male, contro il quale ha lottato con coraggio fino all’ultimo.
Attualmente in pensione, aveva lavorato come impiegato del Ministero di Giustizia presso i tribunali di Torino e Chivasso. «Salva», come era chiamato da chi lo conosceva bene, era noto e apprezzato da tutti per il suo impegno nel campo dello sport. Era legato alla sezione arbitri di Chivasso, dedicata ad Angelo Bottero. Era stato anche presidente del sodalizio. Grande appassionato di musica, di viaggi e tifoso del Napoli calcio, si era messo in gioco anche nella politica, candidandosi come consigliere alle elezioni comunali del 2022 nella lista «Noi per Chivasso» che sosteneva il sindaco, Claudio Castello.
Proprio il primo cittadino chivassese lo ha ricordato così: «Ho appreso adesso della scomparsa di Salvatore Cacace, dopo una terribile malattia che ha cercato di contrastare con forza, serenità e dignità. Gli siamo stati accanto perché la sua amicizia è un'eredità che rimarrà nei miei ricordi affettuosi e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo nella vita, nello sport, nella musica. In questa foto, siamo al Rava, ad accogliere, lo scorso anno, il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri Carlo Pacifici. Alla famiglia Cacace esprimo sentite condoglianze. Ciao Salvatore!». Salvatore Cacace lascia la moglie Maria, i figli Alessandro e Simone, l’adorato nipote Diego.