CINTANO - Con l’attuale prescrizione si possono tenere fermi fascicoli anche per decenni. È per questo motivo che ci sono voluti diciassette anni per arrivare in Cassazione per un truffa commerciale. Nel 2004 una società che gestiva la casa di riposo di Cintano aveva ordinato una fornitura di materiali per 100 mila euro... ma l’ordine non venne mai pagato.

Sono stati ordinati materiali sanitari a una ditta di Bevagna (provincia di Perugia). La merce per un valore di 100 mila euro è stata consegnata a più riprese e con pagamento dilazionato. La società che gestiva la casa di riposo, però, non è riuscita a pagarli in seguito al suo improvviso fallimento nel 2005. L’azienda ha quindi deciso di fare causa alla società e il processo di primo grado al Tribunale di Ivrea si è concluso il 25 ottobre 2011 con due condanne per i responsabili della società, una di 3 anni e 6 mesi e un’altra di 3 anni e 8 mesi per truffa e bancarotta fraudolenta.

Il secondo grado, invece, si è concluso il 16 gennaio 2020 con la condanna da parte della Corte d’Appello di Torino a 3 anni e 2 mesi per bancarotta fraudolenta documentale. I reati di truffa sono ormai estinti perché è intervenuta la prescrizione. Adesso, 17 anni dopo, in Cassazione, dovrà arrivare una sentenza definitiva e dopo tutto questo tempo le parti civili rischiano di non ottenere alcun risarcimento. (C.R.)