CIRIE’ - In questi giorni si è svolta la consegna ufficiale di una nuova isola neonatale alla Pediatria dell’ospedale di Ciriè, diretta dal dottor Adalberto Brach del Prever. Si tratta di un’importante donazione frutto di una raccolta fondi nata nel 2022 su proposta del Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo in accordo con l’associazione Ospedale Dolce Casa Odv, sodalizio che da anni collabora con il reparto per renderlo «a misura di bambino».
I club che si sono resi protagonisti di questa iniziativa sono i Rotary Club Ciriè Valli di Lanzo, Torino Nord, Torino Duomo, Torino 45° parallelo, Cuorgnè e Canavese, Ivrea, Chivasso e i Rotaract Club Cuorgnè e Canavese e Ciriè Valli di Lanzo. L’associazione Ospedale Dolce Casa ha seguito l’acquisto dell’apparecchiatura e ha gestito gli adempimenti amministrativi necessari per realizzare la donazione. Come spiega il dottor Brach del Prever «ogni sala parto deve essere attrezzata per accogliere il neonato in uno spazio dedicato alle prime cure immediate, con un ampio lettino riscaldato e tutte quelle strumentazioni idonee a garantire la migliore assistenza anche qualora sia necessaria la rianimazione del piccolo. Questo spazio è rappresentato dall’isola neonatale». L’apparecchiatura donata è dotata di tutte le più recenti strumentazioni tecnologiche e va ad affiancarsi ad altre quattro isole acquisite negli anni passati, permettendo un ulteriore miglioramento della qualità delle cure per i piccoli pazienti del Punto Nascita dell’Ospedale di Ciriè.
«Il sincero ringraziamento dell’Azienda va ai Rotary, ai Rotaract Club e all’Associazione Ospedale Dolce Casa che hanno reso possibile questa donazione, a dimostrazione della loro attenzione e sensibilità nei confronti dei più piccoli e a testimonianza del riconoscimento della professionalità degli operatori – spiegano dall’Asl To4 - Peraltro, con questa terza donazione si conclude il progetto “Rotary per la Pediatria”, che ha coinvolto, oltre alla Pediatria di Ciriè, la Pediatria di Chivasso con la donazione di un apparecchio per la somministrazione di alti flussi di ossigeno e la Pediatria di Ivrea con la donazione di un elettrocardiografo».