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CIRIE' - Mostra i genitali a due bambini in un parco giochi di Ciriè: identificato dalle forze dell'ordine, finisce in carcere e ora chiede la castrazione chimica per evitare di ricadere nello stesso reato. E' la storia di un uomo di 64 anni, finito nei guai con la giustizia innumerevoli volte per atti osceni in luogo pubblico.

L'ultimo episodio certificato nel settembre 2021 a Ciriè, mentre si trovava in città, con un permesso speciale, per incontrare lo psichiatra dell’Asl To4. Qualche giorno dopo, durante una perquisizione nella camera della struttura sanitaria di San Maurizio Canavese dove era ospite, gli erano state trovate oltre 30 mila foto pedopornografiche. Dalla casa di cura era passato quindi al carcere di Alba, nella sezione casa-lavoro. Per quei reati aveva patteggiato due anni di reclusione.

Oggi, a fronte di cinquant'anni di reati e condanne, con diversi passaggi tra carceri, case lavoro e comunità, l'estrema richiesta, attraverso i propri legali, di essere sottoposto alla terapia ormonale. Una soluzione che è stata però respinta dai giudici perché in Italia non è possibile ricorrere a questa terapia se non per motivi oncologici.