CIRIE’ - Detenzione e diffusione di materiale pedopornografico realizzato utilizzando dei minorenni. E’ la pesante accusa di cui dovranno rispondere un 47enne e un 62enne ciriacesi coinvolti in un’operazione, coordinata dalla procura di Venezia insieme al Centro nazionale del contrasto alla pedopornografia online (Cncpo), che ha portato al fermo di 28 persone in flagranza di reato e alla denuncia di altre 28 in tutta Italia.
Nell’indagine sono stati impegnati circa 200 agenti della polizia postale. Inoltre sono stati eseguiti 51 decreti di perquisizione. Gli arresti sono stati tutti convalidati. Sono state operate 19 misure cautelari. Gli indagati hanno tra i 16 e 73 anni. Nei guai con la giustizia, oltre ai due uomini residenti nel ciriacese, è finito anche un 51enne di Torino. Tutti e tre, ora, si trovano ai domiciliari.
Nelle scorse settimane le forze dell’ordine hanno effettuato perquisizioni a casa dei tre indagati ai quali hanno sequestrato i pc. All’interno dei computer gli agenti della polizia hanno trovato migliaia di immagini e di filmati che ritraevano dei minorenni in atteggiamenti sessuali con delle persone adulte. Nel pc del 47enne di Ciriè c’erano circa 3 mila video e più di 2 mila fotografie. Gli investigatori hanno poi stabilito che i tre si procuravano (e scambiavano) tutto il materiale utilizzando una rete ad hoc nel “deep-web”. Le indagini, tuttavia, non sono ancora terminate. Nel corso del 2022, il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia onlinedella Polizia postale si è occupato di 4.542 casi. Sono stati indagati, complessivamente, 1.463 soggetti. Di questi ultimi 149 sono stati arrestati: l’8% in più rispetto all’anno precedente.