CIRIE' - I carabinieri di Ciriè sono impegnati in una delicata operazione di ricerca dell'autore del recente sversamento di carburante nella rete idrica. Alcuni giorni fa, infatti, una quantità di gasolio è stata introdotta nel sistema idrico, probabilmente residuo di operazioni di pulizia cisterne o altre lavorazioni, oppure scartato perché troppo alterato per l'uso. L'allarme è scattato immediatamente quando i tecnici dei depuratori della Smat nel ciriacese, grazie ai rilevatori, hanno individuato la presenza del liquido contaminante all'altezza del depuratore di Ceretta di San Maurizio Canavese.
Le misure di sicurezza sono state attivate con tempestività e il gasolio è stato prontamente rimosso dalla rete. Dai primi rilievi investigativi, è emerso che l'inquinamento è avvenuto attraverso un tombino situato tra le località Borche di Ciriè e Grange di Nole, durante la notte. Le indagini proseguono con l'analisi dei filmati ripresi da alcune foto-trappole installate nella zona di campagna, che potrebbero fornire indizi sull'identità del responsabile.
Il colpevole di questo grave atto rischia una pesante multa che potrebbe ammontare a diverse migliaia di euro. L'episodio ha messo in evidenza la vulnerabilità delle infrastrutture idriche e la necessità di una vigilanza continua per prevenire simili atti di sabotaggio ambientale. Le autorità locali stanno lavorando senza sosta per individuare gli autori dello sversamento e per fare in modo che la sicurezza della rete idrica sia garantita per il futuro.