CIRIE' - Adescava ragazzine minorenni fingendosi a sua volta un adolescente: consumava con loro rapporti sessuali virtuali poi minacciava di diffondere le immagini sul web. Arrestato dai carabinieri della compagnia di Venaria dopo la denuncia di una mamma di Ciriè, l'altro giorno il pedofilo è stato condannato a dieci anni di reclusione. L'uomo, in realtà, ha 34 anni e abita in Lombardia. Doveva rispondere di detenzione, cessione e produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, anche se si è sempre trattato di violenze avvenute con mezzo virtuale.

L’indagine era partita dalla tenenza carabinieri di Ciriè dove, nell’ottobre 2021, si sono presentati i genitori di una studentessa di terza media della quale il 34enne aveva iniziato a diffondere sul web foto hard. Analizzato il telefono cellulare della ragazza, i carabinieri riuscirono a ricostruire i contatti e l'attività dell'uomo attraverso le chat social, in particolare quelle di Telegram e Whatsapp. Ed è allora che sono emersi decine di altri casi simili a suo carico. 

In tutto sarebbero finite nella rete del pedofilo 26 minorenni, alcune della zona del ciriacese, Canavese e Torino. Tra loro ragazzine tra gli 11 e i 13 anni. Nel computer del 34enne i militari dell'Arma hanno trovato quasi un migliaio di immagini digitali a contenuto pedopornografico. Il soggetto è stato condannato a dieci anni di carcere con il rito abbreviato e a 60 mila euro di multa. Dovrà anche risarcire due vittime che, ancora oggi, sono minorenni.