IVREA - Laura Gillio Meina si è spenta nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 luglio. Da alcuni mesi lottava contro una grave malattia. Originaria di Ivrea, aveva conseguito la laurea in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano. Attualmente era vicepresidente di Confindustria Dispositivi Medici e nella multinazionale Boston Scientific Italia ricopriva la carica di Interventional Cardiology and Structural Heart Business Unit Director Southern Europe. Prima di approdare in Boston Scientific aveva maturato una solida esperienza in campo biomedicale nel Gruppo Sorin.
Dal 2019 era Componente del Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese e dal 2021 era Membro del Comitato scientifico Bioindustry Park di Colleretto Giacosa. Nel 2019 la prestigiosa rivista Forbes Italia l’aveva nominata tra le 100 donne italiane di successo.
Fra le innovazioni tecnologiche più rilevanti che Laura Gillio Meina aveva introdotto in Italia, Spagna, Portogallo, basti ricordare Watchman il dispositivo per la chiusura dell’auricola sinistra del cuore, riconosciuto dalla comunità medica come una delle soluzioni terapeutiche più innovative per la prevenzione dell’ictus; oppure Synerg, stent coronarico con polimero riassorbibile a rilascio di Everolimus, evoluzione dei dispositivi tradizionali.
Tra i tanti progetti che aveva portato avanti e seguito nei minimi dettagli, Laura Gillio Meina si era particolarmente dedicata a tematiche quali la riduzione del gender gap femminile nelle discipline tecnico scientifiche e la parità di trattamento e accesso a ruoli manageriali, per lo più riservati ad un mondo maschile.
Proprio in un Convegno organizzato nel 2022 dal Gruppo Imprenditrici e Dirigenti per il Canavese e da Inner Wheel Club di Cuorgnè e Canavese, Laura Gillio Meina aveva evidenziato come alcuni progetti aziendali possano migliorare l’inclusione e favorire la progressione di carriera delle donne. Aveva inoltre ricordato l’importanza di affrontare con pazienza e determinazione la propria carriera. Nel suo intervento aveva messo altresì a confronto il contesto internazionale con quello nazionale, evidenziando le lacune presenti nel nostro sistema in termini di tutele e riconoscimenti dei talenti femminili. Nonostante la malattia, ha continuato a seguire le attività del Gruppo, senza far mai mancare il suo prezioso supporto.
«Ricorderemo Laura come una professionista umanamente e scientificamente entusiasta e appassionata - aggiunge la Presidente del Gruppo IDC, Alberta Pasquero - nonostante la sua prematura scomparsa, siamo certe che la sua figura sarà fonte di ispirazione per le generazioni future e il suo straordinario contributo ci guiderà nella nostra missione di valorizzazione delle professioniste e delle imprenditrici». La Presidente e tutto il Consiglio Direttivo sono profondamente scosse e addolorate e si stringono alla famiglia di Laura, alla quale esprimono vicinanza in occasione di questo gravissimo lutto.