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CUORGNE’ - «Fuori servizio, ci scusiamo per il disagio». La scritta compare su un cartellino giallo posizionato sulla porta d’ingresso dell’ascensore. Succede a Cuorgnè, negli alloggi popolari di una palazzina Atc di via Valle Sacra, dove uscire di casa per alcuni residenti anziani sta diventando un vero incubo. Si tratta di un problema annoso. Per chi si trova in carrozzina o è portatore di handicap significa una forte limitazione della propria autonomia.

«Hanno trasformato la nostra abitazione in una prigione – spiega preoccupato e frustrato un 77enne, che lotta quotidianamente contro una brutta malattia e vive da diversi anni con la compagna al secondo piano del condominio – E’ una situazione insostenibile. Io mi muovo con il deambulatore, ma in questo stabile c’è anche una signora anziana in carrozzina. Qui vivono persone che sono tutte over 65. Sono venuti già più volte per sopralluoghi o interventi, eppure nulla è cambiato. Dopo poco dalla riparazione l’elevatore si ferma di nuovo. Hanno cambiato pure il motorino dell’impianto, ma non è servito. E’ un problema serio avere l’unico ascensore spesso malfunzionante o guasto».

Della vicenda se ne è occupata in queste ore anche il Comune, attraverso gli uffici delle politiche sociali, come confermato dall'assessore Elisa Troglia, che ha scritto via mail ad Atc evidenziando il problema. Per il pensionato, l’ascensore fuori servizio è una criticità grave anche dal punto di vista della salute: «Sono malato oncologico – racconta il 77enne, che ha vissuto anche a Rivarolo, dove ha lavorato per tanto tempo in un’officina-carrozzeria – Sto facendo l’undicesimo ciclo di chemio e ogni sette giorni ho dei controlli da fare all’ospedale di Cuorgnè. Da solo non mi sento sicuro a scendere le scale. E’ pericoloso. Se cado, è la fine. A volte mi aiuta il figlio di un vicino, altrimenti non so come fare. Non mi resta che chiamare il numero d’emergenza 112 sperando nell’intervento di vigili del fuoco o Croce rossa. E’ un servizio vitale quell’ascensore. Abbiamo segnalato ad Atc il disagio. Speriamo lo riparino in fretta. Non chiediamo altro».

Dopo aver verificato la situazione con i condomini abbiamo contattato Atc che spiega: «Siamo a conoscenza della situazione e abbiamo sollecitato la casa produttrice dell’impianto a individuare una soluzione nel più breve tempo possibile, ben consapevoli del disagio che i fermi comportano per le persone che vivono nelle case popolari. Oggi l’impresa effettuerà un nuovo intervento di sostituzione di alcune componenti, con l’auspicio che il problema venga definitivamente risolto».