CUORGNE’ - Blocca con un furgone l’ingresso allo sportello contro la violenza sulle donne e dopo essere stato multato insulta e minaccia la volontaria dell’associazione. Il cartello con la scritta «Divieto di sosta, lasciare libero il passaggio» affisso ben in evidenza sulla porta di ingresso della Casa delle donne di Cuorgnè non è bastato ad evitare uno spiacevolissimo episodio accaduto in piazza Morgando, sotto il Comune, martedì 10 settembre.
A darne notizia è la stessa Casa delle donne di Cuorgnè con un post sulla pagina social del sodalizio: «Nel corso della mattinata, una volontaria dello sportello antiviolenza di Cuorgnè ha trovato l’accesso impedito da un furgone carico di vecchi mobili e ciarpame vario. Dopo aver cercato invano il proprietario nei paraggi, rivolgendosi a negozianti e passanti, ha chiamato i vigili urbani che sono intervenuti elevando una sanzione per il veicolo posteggiato male. Subito dopo, il proprietario l’ha aggredita con urla e insulti pesanti e l’ha seguita nella sede con tale violenza da scardinare la porta. Non è passato alle mani solo per il suo atteggiamento fermo e risoluto, ma andandosene ha minacciato rappresaglie a lei e alla sede».
E’ un racconto carico di «amarezza» per l’atteggiamento di «indifferenza» di chi ha assistito alla scena: «Tutti i negozianti e i passanti che mi avevano esortata a chiamare i civich, dandomi anche il loro numero telefonico, quando l’individuo mi ha aggredita urlando a pieni polmoni, si sono dileguati – spiega la volontaria della Casa delle donne - I vigili stessi, nonostante il visibile stato di alterazione dell’uomo, senza neppure aspettare che allontanasse il furgone, se ne sono andati. Indifferenza? Il mio pensiero è andato alle donne in difficoltà, quelle che si rivolgono a noi per aiuto, ed ho compreso con maggiore intensità la loro pena e lo sconforto per essere lasciate sole, mai ascoltate, ignorate come inesistenti. Ecco perchè è giusto quello che faccio».