CUORGNE' - Nessuno vuole la villa confiscata a Giovanni Iaria: anche il secondo avviso pubblico del Comune è andato deserto. L'amministrazione ha avviato la ricerca di un gestore per l'immobile con l'intento di trasformare la villa in un centro per disabili, dedicato in particolare al «Dopo di noi». Un progetto ritenuto valido, così come confermato dai potenziali interessati. Solo che, al momento di presentare delle offerte dettagliate con progetti, costi, attività e quant'altro, nessuno si è fatto avanti.

Diversi enti e associazioni del territorio hanno chiesto informazioni sull'immobile, visionato le carte ed effettuato sopralluoghi. Ma, alla fine, nessuno ha risposto al bando. «L'avviso pubblico è scaduto e nonostante le diverse richieste di informazioni e i sopralluoghi di alcuni enti del terzo settore, non sono pervenute domande di partecipazione - conferma il sindaco Giovanna Cresto - abbiamo già informalmente preso contatti con l’assessorato regionale e chiederemo l’istituzione di un tavolo al Prefetto per trovare una soluzione in tempi brevi senza rivedere la destinazione progettuale che avevamo ipotizzato».

Le ragioni della mancata partecipazione al bando da parte degli enti interessati riguarderebbero problemi di natura pratica che vanno dalla grandezza dello stabile alle opere abusive da sanare (o abbattere), fino ai lavori per la messa a norma dei locali. Servono quindi risorse importanti per effettuare i lavori anche a fronte del fatto che la villa viene concessa per trent'anni a titolo gratuito. Tutte le spese, ovviamente, sono a carico del gestore. Al momento è disponibile un contributo di 50mila euro messo a disposizione dalla Regione ma è ovvio che le risorse da investire per ridare vita a quell'immobile sono esponenzialmente più alte.