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CUORGNE' - Entrare in un edificio abbandonato o salire sul tetto di una palazzina per scattare un selfie «da paura». Giovani a caccia di like «facili», rischiando, però, di farsi molto male. Succede a Cuorgnè, dove in questi primi giorni di fine scuole le forze dell’ordine, carabinieri e agenti di polizia locale, ma anche amministratori comunali, sono tempestivamente intervenuti diverse volte a causa dei comportamenti scorretti e pericolosi tenuti da alcuni ragazzi, tra i 13 e 16 anni. I teenager sono stati fermati in tempo e segnalati alle famiglie. Per fortuna, nessuno si è fatto male.

Sulla vicenda, prima che accadano episodi più gravi e per scongiurare un rischio emulazione, è intervenuta, d'accordo con il dirigente scolastico, la sindaca, Giovanna Cresto, con un appello accorato rivolto ai genitori e ai cittadini: «La scuola è finita da meno di una settimana ma le vacanze estive non stanno iniziando nel migliore dei modi. Anzi. In questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di comportamenti pericolosi da parte di giovani ragazzi che si "infilano" in edifici abbandonati, proprietà private, per dimostrare a sé stessi e agli incoscienti compagni di avventura qualcosa che forse noi adulti non possiamo capire. Mettendo ad esempio a rischio la vita per uno scatto dal tetto di un edificio in rovina. Grazie ad interventi tempestivi sono stati identificati diversi ragazzi, tra i 13 e 16 anni, fermati e segnalati alle famiglie. Ma ogni giorno vengono pubblicate nuove foto, il problema si diffonde. Le cattive abitudini vengono in fretta copiate».

«Carabinieri, polizia municipale, amministratori stanno vigilando ma non basta – aggiunge Giovanna Cresto - cari genitori, mi rivolgo a voi, come sindaco ma prima ancora come madre. Quando i vostri figli tornano a casa comunicate con loro, ascoltate i racconti su cosa hanno fatto, dove sono stati e con chi. Su come stanno. Non accontentatevi di un generico e sbrigativo "sono stato in giro". Controllate i social e i loro telefoni, perché spesso sopravvalutiamo la loro capacità di discernere cosa è bene e cosa no. E valutate insieme la gestione del tempo libero, iscriveteli ad un centro estivo o incentivateli a coltivare una passione a cui dedicarsi. Ricordate sempre che qualche no fa parte della crescita e che siamo noi ad adulti a dover insegnare loro a gestire la noia, il rifiuto, la frustrazione, il rischio e la sicurezza. Il rispetto di se stessi. Facciamo insieme tutto il possibile perché sia una bella estate». (foto di archivio)