CUORGNE’ - Un mare di bandiere, molte del caratteristico colore rosso della CGIL, e numerose persone, anche non rappresentanti delle maestranze sindacali, si sono radunate questa mattina, domenica 10 ottobre 2021, davanti alla sede della Camera del lavoro-Cgil di via Pedrotti a Torino. Si è trattato di un sit-in pacifico per manifestare solidarietà al sindacato dopo l'assalto squadrista dei no vax di ieri a Roma. Nello stesso momento, 40 chilometri più in là, davanti ad un’altra Camera del lavoro, quella di piazza Pinelli a Cuorgnè, si innescava una vivace polemica tra l’ex candidato a sindaco, Davide Pieruccini, e la Cgil territoriale.
A scatenare la «querelle» le serrande abbassate e le porte chiuse della sede cuorgnatese. Una situazione che ha fatto storcere il naso all’ex assessore all’istruzione e attuale consigliere di minoranza del paese, Davide Pieruccini, che sui social «non le ha mandate a dire»: «Piena solidarietà alla Cgil per l’attacco alla democrazia subito ieri a Roma.Oggi ci siamo recati alla sede della Storica Camera del Lavoro di Cuorgné e siamo rimasti stupiti di aver trovato la porta chiuse e le serrande giù. Questo è il reale stato del sindacato cuorgnatese… evidentemente l’apparenza supera la sostanza». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la candidata consigliere a Cuorgnè, Melania Giglio: «Volevamo manifestare la nostra solidarietà alla CGIL ma incredibilmente a Cuorgnè abbiamo trovato solo serrande abbassate. Farcela mai, #Cgil. Di fronte ad atti così gravi il minimo che si possa fare è alzare la serranda. Come testimonianza. Come atto simbolico».
A stretto giro è arrivata anche la dura replica della Cgil, attraverso le parole della responsabile per l'alto Canavese Angelica Liotine: «E’ un attacco vergognoso ed indecente. Con certe affermazioni si alimenta solo l’odio e si fomenta chi ha già nel mirino il sindacato. Avrebbero dovuto informarsi meglio, prima di scrivere. C’è un motivo se questa mattina le serrande della camera del lavoro di Cuorgnè erano abbassate. Il concentramento oggi era di rappresentanza davanti alla sede provinciale di via Pedrotti a Torino, dove come Cgil Ivrea e Canavese eravamo presenti. Ma nel capoluogo questa mattina, c’erano molte più persone. C’erano politici, esponenti delle altre organizzazioni sindacali come Cisl e Uil e comuni cittadini. Il sindacato oggi ha dato un segnale forte e unitario. Non erano previste attività nelle zone periferiche per evitare una inutile “dispersione”. Saranno fatte, come ha detto a Torino la segretaria Valfrè, iniziative anche sul territorio, dopo la manifestazione unitaria di Roma».
Sugli inqualificabili episodi accaduti a Roma sono intervenuti anche il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, il circolo Alto Canavese del Partito Democratico esprimendo solidarietà al sindacato stigmatizzando il raid avvenuto nella capitale, e l’ex primo cittadino di Cuorgnè, Giuseppe Pezzetto, che ha così commentato su Facebook: «Quello che è successo ieri a Roma è figlio della strumentalizzazione di un disagio che va gestito e non certo fomentato. La mia piena solidarietà alle forze dell’ordine e alla CGIL».