CUORGNE' - A poco più di un anno dalle celebrazioni per il centenario dello stabilimento, la multinazionale americana Tenneco ha annunciato un drastico ridimensionamento della sede di Cuorgnè. La decisione prevede il trasferimento di 111 dei 140 dipendenti nello stabilimento di via Fratelli Meliga a Chivasso. Una scelta che solleva forti preoccupazioni sul futuro del sito produttivo cuorgnatese.
Tenneco, specializzata nella produzione di nastri con lega antifrizione e cuscinetti antifrizione per l’automotive, opera in un comparto già in difficoltà a livello nazionale ed europeo. Il trasferimento della maggior parte del personale, lasciando attiva a Cuorgnè solo la fonderia, potrebbe anticipare scelte ancora più radicali, fino a una possibile chiusura. Un evento che rappresenterebbe un duro colpo per l’economia locale, considerando che l’azienda è la più grande di Cuorgnè.
Gianni Pestrin della Cgil ha espresso preoccupazione per lo smembramento della filiera produttiva: «Lo stabilimento ha sempre garantito un ciclo completo con fonderia, lastratura e lavorazione. Questa integrazione era la sua forza. Se viene meno, lo stabilimento perde la sua caratteristica principale». L’annuncio, giunto il 24 febbraio scorso, ha colto di sorpresa i sindacati, nonostante il dialogo frequente con l’azienda. «L’idea di spostare tre quarti del personale è stata un fulmine a ciel sereno», ha aggiunto Pestrin.
Un incontro cruciale tra azienda e rappresentanze sindacali è previsto per domani all’Unione Industriali. Si attendono chiarimenti sulle motivazioni alla base della scelta e, soprattutto, sulla possibilità di individuare soluzioni alternative per evitare il declino dello stabilimento cuorgnatese.