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FELETTO - Questa mattina a Pianezza si è tenuta la cerimonia di inaugurazione ed intitolazione della nuova caserma dei carabinieri al brigadiere Antonio Battuello, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, una figura che ha incarnato i più alti valori di coraggio, onore e dedizione al senso dello Stato. Battuello era nato a Feletto il 1 gennaio 1914.

Alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle D’Aosta, Generale di Divisione Andrea Paterna, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, Generale di Brigata Roberto De Cinti, del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, del Prefetto di Torino, Donato Cafagna, del sindaco di Pianezza, Antonio Castello, i consiglieri regionali Sergio Bartoli e Salvatore Castello, e di molte autorità militari e civili, si è svolta la cerimonia solenne organizzata dall’Arma dei Carabinieri nel cortile della nuova caserma. Presente anche il sindaco di Feletto, Maria Cristina Ferrero.

«Questa Caserma è il risultato di una straordinaria collaborazione che si è creata tra il Comune di Pianezza, l’Arma dei Carabinieri e l’Agenzia del Demanio – ha spiegato il Presidente Alberto Cirio – un lavoro congiunto tra le istituzioni che ha permesso di realizzare un presidio moderno e funzionale, che è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini». Il sindaco di Pianezza Antonio Castello ha ricordato che la caserma è stata costruita e finanziata dall’amministrazione comunale. A seguito del trasferimento dei Carabinieri nell’attuale nuova sede, il Comune ha potuto acquisire Villa Blanchetti, che era la vecchia sede storica dei Carabinieri.

La nuova caserma è stata intitolata al Brigadiere Antonio Battuello, originario di Feletto, che fu catturato dai nazisti durante la guerra, fu deportato in un campo di concentramento e poi fu fucilato per rappresaglia alla vigilia della Liberazione. Morì con coraggio e onore urlando «Viva l’Italia».

Questa mattina alla cerimonia erano presenti i tre nipoti del Brigadiere Antonio Battuello, i tre fratelli Antonello, Alessio ed Emiliano Battuello, che hanno ricordato con commozione le imprese del nonno. I tre nipoti vivono ancora oggi nei dintorni di Feletto e tutti hanno prestato il servizio militare presso le Forze Armate, seguendo la tradizione di famiglia. Antonello ha fatto il Paracadutista a Livorno, Emiliano è stato Artigliere per gli Alpini in Trentino mentre Alessio ha prestato servizio in Fanteria.

«La collaborazione tra le istituzioni ha consentito di realizzare questa nuova struttura - ha commentato Sergio Bartoli a margine della cerimonia - che rappresenta un presidio di legalità e di sicurezza per il territorio. E' molto significativa l'intitolazione della nuova caserma al brigadiere Antonio Battuello, i cui tre nipoti erano oggi presenti, originario di Feletto, imprigionato e deportato dai nazisti durante la guerra. Si tratta di una figura che resterà sempre impressa nella memoria della nostra comunità locale di cui è simbolo ed espressione di valore, sacrificio e dedizione al servizio».