FELETTO - Si è concluso con una condanna a cinque mesi di reclusione il processo per la morte di Carmine Surace, 60 anni di Feletto, morto sul lavoro il 9 maggio 2018 nella cava che si trova al confine tra i Comuni di Rondissone e di Chivasso. Al tribunale di Ivrea si è chiuso l'altro giorno il processo: Piero Novo, 56 anni, che quel giorno guidava la la pala gommata che ha investito e ucciso il collega di Feletto è stato condannato per omicidio colposo.
Il giudice del tribunale eporediese, Andrea Cavoti, ha poi condannato in solido Novo e come responsabile civile la Ilc srl, l'azienda che gestisce la cava, al pagamento di una provvisionale per un totale di 388 mila euro da suddividere tra i figli, i nipoti minorenni, i fratelli, la mamma e la moglie di Surace. L'operaio di Feletto era stato travolto dalla pala meccanica dopo aver terminato di scaricare del materiale di risulta da un camion.
Per lo stesso incidente sono imputati anche Giovanni Capella e Sandro Gennaro, rispettivamente presidente del Cda della società che gestisce la cava e direttore del luogo di lavoro, a cui spettava vigilare sulle norme di sicurezza. Sono già stati assolti in primo grado dal tribunale di Ivrea ma la procura ha impugnato il provvedimento che è finito in Corte d'Appello.