IVREA - Calci e pugni al personale del pronto soccorso di Ivrea. E' successo di nuovo con una pericolosa frequenza: almeno cinque episodi nel giro delle ultime settimane. Quattro negli ultimi dieci giorni. Una situazione insostenibile per i sindacati: Cgil, Cisl, Uil e Nursind hanno chiesto all'Asl To4 di intervenire in fretta. L'ultimo caso lo scorso 3 febbraio, ha visto un Oss riportare la frattura ad un braccio e nei giorni di carnevale un infermiere ha subito un trauma facciale a seguito di un calcio ricevuto in pieno volto.
«Ormai non si contano più le segnalazioni e non solo nei pronto soccorso - spiega Giuseppe Summa del Nursind - non solo assistiamo a quotidiane aggressioni verbali, ma gli operatori che lavorano già in condizioni difficili, devono vivere con la paura costante che prima o poi la situazione posso degenerare». Da anni i sindacati chiedono per l'ospedale di Ivrea un posto di polizia e ora auspicano l'apertura di un tavolo di confronto con l'azienda sanitaria.
Dopo l'allarme lanciato dai sindacati, l'Asl To 4 ha avviato una serie di contatti con il Comune e le forze dell'ordine per affrontare il problema. «L'azienda - fa sapere la direzione generale con una nota - condanna con fermezza tutti gli atti di violenza nei confronti degli operatori, e si è già attivata in merito sulla base delle proprie competenze e prerogative». Lunedì si terrà un incontro tra il direttore generale dell'Asl To4, il sindaco di Ivrea e gli agenti del commissariato eporediese per definire un tavolo di lavoro allargato a tutti gli attori coinvolti. L'obiettivo, spiegano dall'azienda sanitaria, è «condividere le più opportune azioni che possano, se non scongiurare, almeno mitigare i rischi connessi alle aggressioni».