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IVREA - L'Associazione Violetta la forza delle donne è attiva in Canavese dal 2017 e opera nell’ambito della diffusione della corretta cultura del rapporto tra generi e delle azioni per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne, prefiggendosi di sostenere, accogliere e orientare le donne vittime di maltrattamenti attraverso consulenze psicologiche, percorsi di psicoterapia e sostegno legale.

Le azioni di Violetta sostengono da sempre l’importanza dell’integrazione del femminile con il maschile sia sul fronte della prevenzione che della cura. Dal 2018 sono attivi progetti di prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole, dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, oltre agli aiuti concreti alle donne vittime di violenza attraverso percorsi di psicoterapia e una prima assistenza legale. Barbara Bellardi, vice presidente dell’Associazione presenta i numeri dell’anno 2023 relativi all’aiuto concreto alle donne vittime di violenza. 

100 telefonate allo sportello telefonico di cui 20 richieste di informazioni/orientamento/supporto da parte di familiari, amici, insegnanti (colloquio telefonico in 6 casi è seguito un incontro presso la nostra sede). 74 richieste di aiuto da parte di donne vittime di violenza; 6 richieste* da parte di vittime di violenza assistita (figli maggiorenni). Su 74 richieste le prese in carico sono state 70. Tipi di violenza: 41% psicologica, 26% fisica, 20% assistita, 13% economica e atti persecutori. Età delle donne da 20 a 60 anni di cui il 30% da 20 a 30 anni e il 37% da 41 a 50 anni. Autore della violenza: 75% coniuge/compagno. Nazionalità: 82% italiana. Numero figli: 26% nessun figlio, 30% 1 figlio, 32% 2 figli, 12% da 3 a 4 figli. Picchi telefonate: gennaio, marzo, aprile, agosto e dicembre. 

«Il nostro lavoro di rete sul territorio ci vede costantemente impegnate nella fattiva collaborazione con le Forze dell’Ordine, con i Servizi Sociali e con la nostra presenza nell’ambito dell’equipe dell’Asl To4 contro la violenza di genere. Partendo dunque dalle esigenze di contrasto concreto a questo fenomeno, ci è sembrato importante arricchire l’offerta di servizi presenti sul territorio con un tassello mancante», commenta la dottoressa Barbara Bessolo, responsabile scientifica dell’Associazione Violetta. «Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il gruppo di lavoro che fa capo al Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento di Torino, un Cuav (Centro per uomini autori di violenza) che offre consulenza psicologica, psicoterapia e inquadramento criminologico a coloro che si trovano in una situazione di difficoltà nella gestione dell’aggressività nelle relazioni. Da questo incontro è nata spontaneamente l’idea di una collaborazione che si è concretizzata con la firma di un accordo».

Violetta e il Centro Studi e Trattamento dell’Agire Violento lavoreranno in maniera totalmente indipendente, in sedi diverse, impegnandosi a collaborare nei rispettivi ambiti di lavoro con tutti i servizi pubblici e privati esistenti sul territorio per mettere in campo interventi di rete necessari al trattamento e alla gestione dei singoli casi. Parallelamente promuoveranno e organizzeranno attività di prevenzione e sensibilizzazione.