IVREA - Ancora episodi di violenza in carcere a Ivrea dove, da diversi giorni, secondo il sindacato autonomo della polizia penitenziaria Osapp, «i detenuti ristretti sono protagonisti indisturbati di reiterati eventi critici». Già nei giorni scorsi gli agenti della polizia penitenziaria sono dovuti intervenire per contenere alcuni episodi che hanno messo a repentaglio la sicurezza interna. «Il sovraffollamento regna sovrano e il personale è allo stremo delle forze», aggiungono dal sindacato.
Venerdi 22 marzo un detenuto italiano quarantottenne, alle prese con problemi psichiatrici, nella tarda serata ha iniziato a distruggere la cella senza alcun motivo minacciando di morte il personale in servizio, tanto che si è reso necessario l'intervento del 118. Nonostante la presenza di medici e infermieri il detenuto ha continuato nella sua opera. Il personale, assenti i vertici dell’istituto, dopo aver indossato i dispositivi di protezione, è riuscito a contenere il detenuto che è stato immediatamente accompagnato in ospedale per le necessarie cure.
«La situazione del carcere di Ivrea giorno dopo giorno sta diventando sempre più pericolosa, l’istituto è senza un comandante titolare, il personale naviga a vista. Il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha completamente dimenticato l’esistenza del carcere eporediese e anche la politica è indifferente. Da tempo i sindacalisti locali dell'Osapp denunciano come in carcere non possa gestire i detenuti con problemi psichiatrici ma, ad oggi, gli appelli restano inascoltati».