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IVREA - Nel pomeriggio di ieri, 24 maggio 2025, è stato segnalato un nuovo tentativo di introduzione dall’esterno di involucri sospetti all’interno della casa circondariale di Ivrea. Grazie al tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria, sono stati rinvenuti due involucri. Il primo è stato intercettato nella zona dell’intercinta e conteneva un micro-cellulare completo di cavetto per la ricarica. Il secondo, sebbene sia riuscito a superare il muro di cinta, non ha raggiunto i locali passeggi; anch’esso conteneva un micro-cellulare con relativo cavo Usb.

L'Osapp, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, esprime il proprio plauso agli agenti per l’efficace e immediato intervento, che ha impedito che i dispositivi finissero nelle mani dei detenuti destinatari, i quali li avrebbero potuti mettere in circolazione all’interno dell’istituto. Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, dichiara:

«Ormai le carceri italiane si stanno trasformando in veri e propri call center illegali. La diffusione incontrollata di micro-cellulari è un’emergenza reale che mette a rischio la sicurezza interna e vanifica il lavoro quotidiano del personale penitenziario.»

«Ancora una volta il personale in servizio presso la casa circondariale di Ivrea ha dimostrato competenza ed esperienza, operando in condizioni di lavoro difficili, caratterizzate da turni massacranti e dal costante mancato rispetto delle regole da parte di alcuni detenuti. Si rinnova l’invito alla Direzione affinché venga formalmente riconosciuto l’operato del personale intervenuto», aggiungono dall'Osapp.