IVREA - In ordine alla vicenda che ha visto coinvolta l’Ispettrice Superiore del Corpo di Polizia penitenziaria nella sua qualità di Comandante di reparto presso l’Istituto penitenziario di Vercelli, oggetto di pubblicazione sulla presente testata giornalistica, in data 9 ottobre 2024, si rettifica quanto ivi riportato evidenziando che:
L'Ispettrice superiore non ha proferito frasi o tenuto condotte a contenuto discriminatorio sull’orientamento sessuale dell’Agente in servizio presso l’Istituto penitenziario di Vercelli;
L'Isp. Superiore mai “discriminò un agente in servizio a Vercelli sondando con domande ambigue il suo orientamento sessuale e segnalandolo ai superiori per questo”;
L'Ispettrice superiore non è stata sottoposta a procedimento giudiziario e, dunque, falso è che “La responsabilità dell'ispettrice è stata peraltro accertata in sede giudiziale”;
All'Ispettrice superiore non sono state imputate “vicende”.