IVREA - «Dei 166 milioni di fondi straordinari messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture per la manutenzione straordinaria degli Istituti di pena italiani, nulla è stato assegnato per il momento al Piemonte». Lo ha dichiarato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano in apertura della conferenza stampa Carcere in Piemonte: criticità vecchie e nuove, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Lascaris. Zero euro anche per il carcere di Ivrea. Il Garante comunale eporediese, Raffaele Orso Giacone, ha evidenziato «problemi di sovraffollamento a cui non si riesce a trovare una soluzione», unitamente al fatto che «aumentano i detenuti e diminuisce il personale».
Questa la situazione del carcere di Ivrea evidenziata nel dossier presentato oggi a Torino.
IVREA - Casa Circondariale
Capienza regolamentare dichiarata sul sito Ministero: 195.
Di cui 4 non disponibili.
Presenza al 30.11.23: 245.
Garante: Raffaele Orso Giacone.
Caratteristiche e storia: l'istituto, costruito negli anni '80, presenta problematiche di vario genere. Quelle strutturali sono tipiche degli istituti costruiti in quegli anni: le camere di pernottamento non garantiscono i 3 mq calpestabili a persona, non sono dotate di acqua calda né di doccia.
Criticità strutturali
Gli infissi sono obsoleti, inadeguati e inefficienti e sono da sostituire con altri più moderni, sia per il benessere dei detenuti sia per il necessario e significativo risparmio energetico che ne deriverebbe: al momento continuano a permanere i vecchi infissi in ferro e in plexiglas e non sono purtroppo neppure previste sostituzioni, che appaiono invece urgenti e necessarie. Alle finestre inoltre restano le grate a maglie fitte di cui alcuni detenuti contestano la l’utilizzo in quanto fuori norma. Appare opportuna e condivisibile la richiesta della popolazione detenuta di avere una zona per le attività sportive indoor e il rifacimento del campo di calcio e quello da tennis. Nella stagione estiva il terreno del campetto è stato rincalzato con terra portata Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale dall’esterno ma ha bisogno di un recupero strutturale più radicale e risolutivo.
Nonostante le rassicurazioni degli ultimi anni e le ripetute segnalazioni anche nei Dossier precedenti, sono ancora in corso di
ultimazione i lavori per l’impianto di videosorveglianza nei vari piani e nelle aree comuni. La sezione dedicata ad ospitare i detenuti nel regime dell’articolo 21 o semiliberi non ancora dotato di un accesso indipendente, come previsto e auspicato. Si stanno invece progressivamente ristrutturando le aree di socialità ai vari piani: spazi importanti per garantire attività trattamentali per i detenuti. Permane la mancanza di spazi per i colloqui nella sezione del primo piano perché tuttora ancora destinati all’attività del sopravvitto: lo spostamento di questo servizio permetterebbe di recuperare preziosi spazi trattamentali a diretto contatto con la sezione detentiva, senza la necessità di grandi spostamenti interni all’Istituto.
In parte sono stati effettuati lavori di tinteggiatura in molti spazi detentivi ma manca ancora la verniciatura di porte, blindi e finestre e altri manufatti.
Nonostante l’impegno dei volontari e della Città resta tuttora problematica l’ospitalità all’esterno e la possibilità di alloggi
temporanei per i detenuti che possono beneficiare di permessi e i loro famigliari.
Personale
Esperti ex art. 80 previsti 3 - effettivi 3
Agenti previsti 182 - effettivi 155
Ispettori previsti 4 - effettivi 4
Sovrintedenti previsti 9 - effettivi 7
Educatori previsti 4 - effettivi 2
Mediatori previsti 1 - effettivi 0