IVREA - A seguito del considerevole numero di denunce presentate nelle ultime settimane al Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, gli investigatori della Polizia Postale hanno arrestato un diciannovenne, beccato in Canavese mentre usava carte carburante clonate ad un distributore di benzina. Il giovane stava rifornendo di gasolio due cisterne della capienza di 1000 litri ciascuna, nascoste all’interno di un furgone.
L’indagine ha preso l’avvio dall’esame delle tracce informatiche disseminate dal 19enne nei suoi spostamenti a bordo del furgone. Dopo un’attenta ricostruzione delle modalità, sono state effettuate mirate attività di osservazione, che hanno portato all’arresto in flagranza di reato e al rinvenimento di diverse carte carburante in bianco pronte all’uso. L’uomo - su indicazione della procura di Ivrea - è stato collocato agli arresti domiciliari e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma.
La clonazione delle carte è realizzata solitamente attraverso l'uso dei cosiddetti «skimmer», lettori di codice che vengono nascosti nelle colonnine per il rifornimento self service, in grado di carpire il contenuto della banda magnetica delle carte di pagamento utilizzate dagli utenti, delle quali ottengono anche il Pin videoregistrando il momento in cui viene digitato il codice.
La Polizia consiglia ai clienti delle reti di distribuzione in modalità self service di prestare sempre particolare attenzione ad eventuali manomissioni delle postazioni bancomat, coprendo sempre con la mano non utilizzata la digitazione del codice segreto abbinato al titolo di pagamento, che si ricorda essere strettamente personale.
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